Capelli bianchi già a 20 anni, per colorarli 212 milioni  

Capelli bianchi già a 20 anni, per colorarli 212 milioni

Pubblicato il: 11/05/2018 13:23

Il primo spesso viene scambiato per biondo e strappato con fastidio. Ma poi i capelli bianchi arrivano a ciocche, sulle tempie o in corrispondenza della scriminatura, così scatta la corsa ai ripari. E questo a volte già a 20 anni. “Si tratta di un problema trasversale, che riguarda uomini e donne, e che si manifesta in genere dopo i 25 anni. Tradizionalmente a tingersi sono le donne, ma oggi non mancano gli uomini che ricorrono a tinture o spray in salone, o più spesso al ‘fai da te’, come dimostra il moltiplicarsi di prodotti ad hoc”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Leonardo Celleno, cosmetologo dell’Università Cattolica di Roma. E a testimoniarlo sono i numeri: il business di coloranti e spume colorate per capelli nel 2017 in Italia è stato pari a 211,7 mln di euro in Italia, secondo i dati del Centro Studi Cosmetica Italia.

Creme o shampoo coloranti, spray e spume colorate segnano un lieve calo rispetto all’anno precedente (-1,2%), soprattutto nel canale della profumeria e nella grande distribuzione (0,8%), mentre crescono in farmacia (1,2) con 22,5 mln di euro. Proprio in farmacia è arrivata l’ultima novità del settore, un prodotto che si presenta come un trattamento anti-capelli bianchi con tecnologia repigmentante, che dovrebbe rallentarne la comparsa alla radice, grazie a un peptide brevettato. “Si tratta di una sigla che non consente di individuare e valutare la sostanza attiva presente – dice il cosmetologo – In ogni caso oggi bisogna dire che la scelta a disposizione ormai è notevole, e che chi decide di nascondere i capelli bianchi deve ricorrere a un trattamento con cadenza almeno mensile”.

Dai classici biondo e bruno fino ai colori pastello molto in voga quest’anno, in generale “la qualità delle tinture è molto curata e c’è attenzione alla sicurezza: si tratta di prodotti normati a livello europeo, che dal punto di vista tossicologico non danno particolari problemi”. Fra le insidie, “il rischio di dermatite – dice l’esperto – Inoltre l’ammoniaca presente in alcuni di questi prodotti potrebbe danneggiare l’esterno del capello”. L’importante, sottolinea Celleno, è seguire le istruzioni e non eccedere con i tempi di posa. “Naturalmente se si punta a raffinatezza, nuance ed effetti particolari, ci si affida agli esperti nei saloni di bellezza”.

In questo periodo dell’anno “occorre ricordare che il sole ossida la melanina e può farlo anche sui capelli tinti che si decolorano se esposti ai raggi”. Ecco perché si suggerisce di proteggere la chioma in spiaggia con cappelli e prodotti ad hoc. “Attenzione poi in caso di gravidanza o di pazienti sottoposte a chemioterapia: di fatto il rischio non è noto, perché non ci sono studi dedicati”, conclude Celleno.