Costruzioni: Fillea al governo, tavolo urgente o sarà grande manifestazione a Roma  

Costruzioni, Fillea al governo: Tavolo urgente su settore o sarà grande manifestazione a Roma

Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil

Pubblicato il: 03/12/2018 18:42

Un tavolo urgente sul settore delle costruzioni. E’ quanto ha chiesto al governo Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, a Napoli, aprendo il congresso del sindacato degli edili della Cgil, in programma fino al 5 dicembre. “Chiediamo un tavolo urgente – ha annunciato – e, se non arriveranno risposte, d’accordo con Feneal Uil e Filca Cisl, che ringrazio per averci consentito di annunciarlo qui al nostro congresso, organizzeremo una grande manifestazione degli edili a Roma”.

E i motivi alla base della richiesta, per il leader sindacale, sono ben chiari. “Oggi difendere e rilanciare il Paese coincide con il difendere e rilanciare il settore delle costruzioni – ha sottolineato Genovesi – attraverso un piano strategico straordinario, tema che Fillea, Filca e Feneal hanno posto da tempo a Palazzo Chigi”. Chiedendo, appunto, ha ribadito, “l’istituzione di un tavolo per una strategia di rilancio del settore, con il ruolo attivo del governo, delle grandi imprese, delle stazioni appaltanti, dei soggetti finanziari e dei lavoratori”.


A quel tavolo gli edili Cgil-Cisl-Uil vogliono portare proposte concrete, come ha ricordato Genovesi: “Chiediamo un Fondo nazionale di garanzia creditizia, la revisione mirata del Codice Appalti, semplificandone le procedure per accelerare l’avvio dei cantieri senza ridurre però le tutele dei lavoratori, delle imprese più serie, il ruolo di controllo e promozione del buon lavoro da parte della stazioni appaltanti”.

E, ancora, ha continuato Genovesi, “chiediamo il ritorno al vecchio Durc e la sua generalizzazione per congruità, la qualificazione delle stazioni appaltanti, della Pa e delle imprese, più efficaci misure in materia di politica abitativa, la rimodulazione degli incentivi e il Fascicolo unico di fabbricato, per una maggiore selettività degli incentivi e per uno spostamento significativo delle risorse in conto capitale verso il Sud”.

In generale, per il segretario della Fillea, “la crisi delle grandi aziende non è solo una crisi da mancanza di lavoro, è in parte crisi da incertezze e di liquidità, e rischia di produrre sulle medie e piccole imprese e sui produttori di materiali uno spaventoso effetto domino”. “Eppure, le potenzialità per il settore – ha assicurato – sono enormi: da una parte, l’Italia è uno dei Paesi che ha più bisogno di un Piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio” e, dall’altra, in virtù della sua posizione strategica, “può diventare il terminal naturale per il Mediterraneo”.

Ciò a patto che si investa per dotarla, ha concluso Genovesi, “di una rete logistica avanzata, favorevole all’ambiente, capace di spostare su ferro ciò che oggi va su gomma: per questo occorre completare ‘Connettere l’Italia’, dal Terzo Valico alla Gronda, dalla Tav alla Napoli Bari, dalla Siracusa-Gela alla 106, dalla Sassari Olbia ai grandi nodi per la mobilità urbana”.