La nube fa paura, romani a caccia di mascherine  

La nube fa paura, romani a caccia di mascherine

(Fotogramma)

Pubblicato il: 11/12/2018 13:52

Odore acre e aria irrespirabile. I cittadini del quadrante nord est della Capitale si sono svegliati in una città avvolta da una densa nube di fumo in seguito all’incendio divampato stamane all’impianto di trattamento dei rifiuti Tmb di via Salaria. Tanto che nelle ultime ore tanti abitanti della zona si sono recati in farmacia per acquistare mascherine di carta per proteggersi dal forte odore di bruciato. “C’è un odore acre”, “Si sente una puzza insopportabile”, “Non ci si può stare”, dicono all’Adnkronos alcuni farmacisti, confermando l’eccezionale richiesta di mascherine antismog.

C’è anche chi, a causa dell’impianto di compostaggio dei rifiuti, ha riscontrato negli anni un notevole peggioramento della salute pubblica. “Sono aumentate nausee, allergie, problemi respiratori“, spiega Sergio Caselli, proprietario di una farmacia di Fidene e attivissimo membro del comitato di quartiere contro il Tmb Salario. “Ciò che è grave è che nessuno ha mai confermato cosa ci sia nell’aria nonostante le denunce dei cittadini siano state confermate dall’arpa”, aggiunge, augurandosi che “l’impianto sia stato distrutto e che non venga riaperto”.

Intanto l’Asl Roma 1 ha assicurato che “non c’è nessun rischio per la popolazione dovuto al fumo sprigionatosi dal rogo dell’impianto”, in quanto “i parametri rilevati dalle centraline vicine alla struttura sono nella norma”. Tuttavia è consigliabile “chiudere le finestre laddove si percepisce odore – spiega il Campidoglio in una nota – ma soprattutto evitare attività all’aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell’area circostante all’incendio”.