Pech: ”Un nuovo ‘Lago’ all’Opera tra Shakespeare e la psicanalisi”  

Pech: ''Un nuovo 'Lago' all'Opera tra Shakespeare e la psicanalisi''

Il coreografo francese Benjamin Pech accanto a Germain Louver, étoile dell’Opéra di Parigi, e Susanna Salvi, prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma, protagonisti del ‘nuovo’ Lago dei Cigni in scena al Costanzi dal 28 dicembre.

Pubblicato il: 17/12/2018 16:43

”Nel mio ‘Lago’ ho ‘ucciso’ deliberatamente Rothbart, il mago malefico, ho invece voluto dare più spessore e consistenza al personaggio di Benno, l’amico del cuore del principe. Geloso, avido di potere, manipolatore, la vera anima nera del capolavoro di Cajkovski. Un racconto di amicizia e tradimenti, la mia nuova creazione, molto shakespeariana”. E’ quanto ha dichiarato il giovane coreografo e assistente alla direzione del ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Benjamin Pech, che ha firmato per la compagnia del Costanzi ‘Il Lago dei cigni’ che debutta il 28 dicembre (repliche sino al 6 gennaio).

”Ho lavorato 6 mesi per ricostruire la partitura coreografica – ha aggiunto- E più ripenso a Benno e più mi viene in mente il personaggio di Jago nell”Otello’. Ma si tratta di pura casualità”. Alla prima del ‘Lago’ ( sul podio il maestro Nir Kabaretti) danzeranno Anna Nikulina e Semyon Chudin, principal dancer del Teatro Bolshioi di Mosca (uniche repliche il 29 e il 31 dicembre), mentre Germain Louver, étoile dell’Opéra di Parigi, si esibirà in coppia con la prima ballerina Susanna Salvi. In cartellone anche Alessandra Amato e Claudio Cocino, Marianna Suriano e Michele Satriano, mentre il personaggio di Benno è affidato ad Alessio Rezza, Giacomo Castellana, Walter Maimone e Loick Pireaux.

”’Il lago’ è nel mio corpo – ha proseguito Pech- l’ho sempre danzato, sin da bambino quando ero all’Opéra di Parigi, anche con Eleonora Abbagnato. In fondo tutti noi siamo una sorta di museo vivente. Ogni gesto, ogni movimento, viene accumulato nei ricordi. Nulla si disperde. Anche se il mio ‘Lago’ si concentra sulla relazione ambigua tra il principe e il compagno d’infanzia, Benno. Ritornano i fantasmi ciaikovskiani legati all’omosessualità del grande compositore russo – ha raccontato ancora il coreografo francese- Un balletto in cui la psicanalisi regna sovrana, dove l’uomo è protagonista assoluto, diversamente da altri balletti come ‘Cenerentola’, ‘Schiaccianoci’, ‘Bella addormentata”’.

Complicità e amicizia tra Benjamin Pech e Eleonora Abbagnato che risale ai tempi della scuola all’Opéra di Parigi. ”Un ‘classico’ del repertorio romantico, un balletto cult, il ‘Lago’, che ho condiviso con Benjamin sin dall’inizio della nostra carriera anche nella versione ‘Nureyev’ – ha spiegato il direttore del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato- Un confronto importante anche per la compagnia, per la crescita e la valorizzazione del gruppo”.

Aldo Buti ritorna a creare le scene e i costumi per ‘Il lago’ al Teatro dell’Opera di Roma. ”Spesso oggi i ‘racconti’ teatrali vengono ricondotti al presente – ha spiegato Buti- Nel ‘Lago’ di Benjamin Pech ci sono ancora elementi fiabeschi e favolistici, ma soprattutto un’aurea di sogno che ho tradotto con citazioni rubate a Fabergè, l’orafo amato dagli zar, alla pittura di Arnold Bocklin in particolare ‘L’isola dei morti”’.