Salma di Megalizzi è in Italia  

Salma di Megalizzi oggi in Italia

(fonte Facebook)

Pubblicato il: 18/12/2018 11:47

Rientrerà oggi in Italia la salma di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista trentino morto nell’attacco compiuto la scorsa settimana a Strasburgo. Il feretro arriverà a Ciampino.

“Attendiamo il rientro della salma per fissare il funerale che sarà celebrato nel Duomo di Trento”. A dirlo all’Adnkronos don Mauro, parroco della chiesa Cristo Re di Trento, dove in attesa dell’ultimo saluto ad Antonio la comunità tornerà a riunirsi in preghiera alle 17.30. A guidare la preghiera di oggi pomeriggio sarà l’arcivescovo Lauro Tisi. Una volta rientrato a Trento il feretro sarà portato nella chiesa parrocchiale dove, d’intesa con la famiglia, si è deciso di allestire la camera ardente. La chiesa, spiegano dalla parrocchia dove la mamma Annamaria è catechista, resterà aperta per consentire a tutti di rendere omaggio alla giovane vittima dell’attacco terroristico di Strasburgo.

La salma sarà sottoposta in giornata, all’Istituto di medicina legale del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, a una tac total body. L’esame è stato disposto dal pm Tiziana Cugini, titolare dell’indagine coordinata dall’aggiunto Francesco Caporale, in cui si ipotizzano i reati di strage e attentato con finalità di terrorismo. Subito dopo la salma restituita alla famiglia che deve predisporre i funerali.

“Vogliamo ricordare Antonio con qualcosa che avvicini i giovani all’Europa, vogliamo che le sue passioni continuino a vivere”, spiega all’Adnkronos il sindaco di Trento Alessandro Andreatta che per il giorno in cui sarà fissato il funerale ha già annunciato il lutto cittadino. “Ci sarà anche un invito a un momento di silenzio – ha spiegato il primo cittadino – e come comune siamo pronti a fare quello che la famiglia riterrà opportuno”.

“Antonio era un ragazzo con tanta passione, competenza e generosità e vorrei che fosse ricordato per tutto ciò che è stato. In campo ci sono tante idee, dall’intitolazione di uno spazio pubblico a uno o più progetti, che si sviluppino nelle scuole o nelle università o in qualsiasi altro luogo di aggregazione. Vorrei – sottolinea Andreatta – che fossero progetti duraturi nel tempo. Io come sindaco sono a disposizione per raccogliere le proposte che arriveranno per tenere viva la memoria di Antonio. Non so ancora quale sarà la formula ma vogliamo ricordarlo per quello che era”.