Ad Assemblea Ucina ‘faro’ Cottarelli e Demaria su economia  

Ad Assemblea Ucina 'faro' Cottarelli e Demaria su economia

(Fotogramma)

Pubblicato il: 20/12/2018 10:01

Faro acceso sugli scenari economici mondiali e sulla geopolitica all’Assemblea dei Soci di Ucina i cui lavori si sono tenuti a Roma presso Palazzo Patrizi. Dopo la sessione privata dell’Assemblea, nel pomeriggio infatti, è seguita una tavola rotonda, aperta dall’economista Carlo Cottarelli. “Nel terzo trimestre 2018 il Pil è calato dello 0,1% (e nel quarto trimestre non migliorerà) a causa delle incertezze del Governo e dell’aumento dello spread” ha segnalato il Direttore dell’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”.

“L’effetto immediato -ha argomentato Cottarelli- è quello di bloccare gli investimenti per un effetto psicologico di mancanza di fiducia. Qualora l’Europa rallentasse, l’Italia in questo contesto ne subirebbe le conseguenze”. L’Africa, invece, è stata al centro dell’intervento di Ruggero Aricò, Vice Presidente di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, che ha avvertito come “sarà il continente del futuro”. “Nel 2050 la popolazione africana duplicherà” ed il continente “cresce e rappresenta un’opportunità che il business italiano dovrebbe conoscere”.

Nel suo intervento, la presidente di Ucina, Carla Demaria, si è focalizzata sui temi legati al futuro, ricordando come “nel corso del 19°Forum ‘Avanti Donna’ organizzato dalla Fondazione Bellisario”, di cui Demaria è entrata a far parte quest’anno, sia emerso quanto “la nostra economia sia più fragile di quanto appaia”. L’Italia, ha detto Demaria, “è campione nell’export e questo la posiziona al secondo posto tra le potenze industriali europee e sesta al mondo. Ma-ha avvertito- il Made in Italy ha bisogno d’interventi per mantenere questa competitività”.

Gli scenari europei sono stati invece al centro dell’intervento di Matteo Borsani, Direttore della Delegazione Confindustria presso l’Ue. “Oggi stiamo raccogliendo ciò che l’Europa ha seminato 10-15 anni fa. Il prossimo ciclo istituzionale della Ue -ha sottolineato- vedrà una parte preponderante del Parlamento provenire da compagini governative ‘euroscettiche’. L’Europa deve rimanere unita perché nel prossimo futuro nessun Paese europeo farà più parte del G7”.

Ancora di futuro ha parlato Luigi Paparoni, Direttore Brand Identity Confindustria, che ha delineato le opportunità offerte da Connext, il primo incontro nazionale di partenariato industriale di Confindustria. “Connessione e futuro sono gli elementi che caratterizzano Connext. Si tratta di un evento fisico ma -ha detto- soprattutto, l’avvio di un marketplace digitale dive le aziende presenti potranno profilarsi e programmare incontri. Vogliamo creare una nuova modalità di incontro e relazione proiettata agli affari per le aziende piccole e grandi”.

Per Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato, infine, “l’industria ci chiede certezza del diritto, per incentivare gli investitori esteri, e gestire e non subire le grandi trasformazioni industriali: da quella energetica a quella della mobilità”. Circa il supporto all’internazionalizzazione, Girotto ha evidenziato che “sosteniamo con forza il ruolo di Ice Agenzia” e, per quel che riguarda le principali manifestazioni fieristiche del Made in Italy, “sono assolutamente favorevole a concentrare le risorse sugli eventi principali” ha scandito.