Ogni anno in Italia 50 bimbi muoiono soffocati  

Ogni anno in Italia 50 bimbi muoiono soffocati

(Fotogramma)

Pubblicato il: 22/12/2018 13:11

Ogni anno in Italia sono circa 50 le morti stimate fra i bimbi per inalazione di un corpo estraneo, che può essere un cibo oppure un gioco”. Lo ricorda all’AdnKronos Salute Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza all’ospedale Bambino Gesù di Roma, dopo il dramma della piccola Matilde, 5 anni, consumatosi mentre in auto con i genitori nella Capitale mangiava una sfoglia di rustico col würstel. Un alimento particolarmente insidioso, stando ai risultati di uno studio condotto in 26 ospedali canadesi e statunitensi: il lavoro, si legge nelle ‘Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica’, redatte dal ministero della Salute, “ha mostrato come i würstel si associno più spesso a episodi fatali” per forma, dimensioni e consistenza.

In generale, riporta il documento, “il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un problema rilevante di salute pubblica”. E’ “una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, ma la quota di incidenti rimane elevata fino ai 14 anni. Viene stimato che in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia è stato osservato negli ultimi 10 anni (il testo è del 2017, ndr) un trend stabile, con circa mille ospedalizzazioni all’anno”. Perché “per 50 bimbi che perdono la vita – precisa Reale – ce ne sono migliaia che non arrivano al decesso, ma a causa dell’inalazione di un corpo estraneo devono subire ricoveri o manovre mediche invasive come la broncoscopia. Qui da noi ne vediamo tantissimi”, testimonia lo specialista.

E infatti “le stime più recenti, calcolate includendo anche i ‘quasi-eventi’ e gli episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari) – proseguono le Linee di indirizzo – mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri, con 80mila episodi stimati per anno solo in Italia. Gli alimenti costituiscono una delle cause principali di soffocamento in età pediatrica“, responsabili di una quota compresa “tra il 60% e l’80% degli episodi”.

Ma il pediatra, specie nell’imminenza del Natale, invita a fare attenzione anche ai giocattoli. “Le normative europee – fa notare Reale – prevedono che quelli indicati per i piccoli fino a 36 mesi di vita abbiano un diametro superiore a 31,7 millimetri, ma nella realtà dei fatti spesso nelle mani dei bimbi finiscono giochi a rischio, da quelli non a norma a quelli dei fratelli più grandi”.

Zoomando sui cibi, “il registro ‘Susy Safe’, uno dei più grandi” che a livello internazionale raccoglie i casi di incidenti da corpo estraneo negli under 14, indica come “gli alimenti che causano più spesso incidenti – riferisce ancora il ministero – sono gli ossicini di pollo e le lische di pesce (32%), seguiti dalle noccioline (22%) e dai semi (16%). Tuttavia, gli alimenti che causano più spesso questo tipo di incidenti non sono gli stessi che causano le conseguenze più severe: nel registro gli incidenti gravi sono causati in misura maggiore dalla carne“. Sempre dal registro emerge che “quasi la metà degli incidenti da corpo estraneo si è verificata sotto la supervisione dell’adulto”. Elemento che denota “una scarsa conoscenza del problema del soffocamento da cibo e in particolare di quali sono gli alimenti pericolosi. Un dato che è stato confermato da un’indagine condotta su famiglie con bambini di età inferiore ai 4 anni”, la fascia più a rischio per “caratteristiche psico-fisiologiche”.

Nelle Linee di indirizzo si spiega inoltre che i cibi potenzialmente pericolosi “condividono particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni”. Riguardo a queste ultime, “sia gli alimenti piccoli (ad esempio noccioline e semi) che quelli troppo grandi (grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi” perché “i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione”. Quanto alla forma, “quella tonda (ad esempio ciliegie e uva) e quella cilindrica (würstel e carote)” sono le più insidiose perché i cibi con questa foggia, “se aspirati, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria”. Relativamente alle consistenze, infine, le più a rischio “con differenti meccanismi” sono “quella dura, quella appiccicosa (ad esempio il burro d’arachidi), quella fibrosa (sedano) e quella comprimibile (würstel e marshmallow)”.