“Troppe tasse, a rischio occupazione settore gioco”  

Troppe tasse, a rischio occupazione settore gioco

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Pubblicato il: 23/12/2018 15:40

Gli aumenti della tassazione per il settore “sono tali da compromettere la copertura degli investimenti, i livelli occupazionali e, da ultimo la tenuta del sistema di controllo pubblico dell’offerta di gioco con vincite in denaro”. Lo spiega, in un’intervista all’Adnkronos, Geromino Cardia, presidente di Acadi, l’associazione dei Concessionari dei Giochi Pubblici, secondo cui vi è un reale rischio “di perdita di posti di lavoro nel comparto”.

Nel nostro Paese, premette, “tutti si dicono contrari al gioco pubblico, tranne poi farvi ricorso disordinatamente per finanziare le politiche di governo”. “Una situazione – aggiunge – che rischia di creare pregiudizio agli utenti”. Nel mirino di Cardia il prelievo eccessivo, ma anche il modo disordinato di procedere dell’esecutivo: ”Nell’ambito di due provvedimenti normativi emanati nel 2018 a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, e, da ultimo, nell’odierno emendamento governativo per la definizione della manovra di bilancio 2019 – spiega – si impongono al comparto distinti e sovrapposti aumenti della medesima tassazione”.

”A ciò si aggiunga che tali misure si sovrappongono ad un contesto normativo imposto dagli enti locali che di fatto, nella piena consapevolezza dei decisori, sta sancendo la sostanziale espulsione del gioco pubblico dal territorio – aggiunge Cardia – Il tutto a discapito – oltre che dei posti di lavoro, della copertura degli investimenti dell’industria, dell’equilibrio concessorio e del gettito erariale – della tutela degli utenti stessi esposti a prodotti fuori controllo della dilagante offerta illegale che compromette l’ordine pubblico ed i presidi di legalità ad oggi realizzati”.

”Il comparto chiede a gran voce ormai da tempo interlocuzioni – per la verità sino ad oggi dribblate – per le importanti valutazioni tecniche che si impongono nella gestione di un tema così complesso e di facili e più che altro pericolose strumentalizzazioni”, conclude Cardia.