Sgarbi: “Ultrà come un soldato e in guerra si muore”  

Sgarbi: Ultrà come un soldato e in guerra si muore

(Fotogramma)

Pubblicato il: 27/12/2018 21:02

“L’ultrà è la parte militare del tifo e in guerra si muore”. Vittorio Sgarbi, critico d’arte, sindaco di Sutri e da sempre voce fuori dal coro, commenta così la morte dell’ultrà interista Daniele Belardinelli fuori dallo stadio San Siro .

“Nessuna morte è lecita – dice all’Adnkronos – né quella in guerra né quella degli Stati che hanno la pena di morte. Ciononostante, la guerra esiste ed esistono gli ultrà che sono arbitrariamente violenti se la loro azione è messa in atto contro spettatori ‘civili’. Se tu sei un ultrà e combatti con spirito militare e intendi il tifo con spirito militare – argomenta Sgarbi – allora sei un soldato che combatte in guerra contro un altro soldato e puoi morire. Un soldato che va in guerra di certo non vuole morire ma lo mette in conto”.

“Certo – evidenzia Sgarbi – la morte è un errore grave ma è determinata da uno stato di guerra, da una reciprocità. Poteva morire l’ultrà di una squadra opposta”. La morte di questo ultrà, in sostanza, é “triste e grave” secondo Sgarbi ma è “nelle cose”.

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