Il contro discorso di Grillo ‘culturista’  

“In questo ‘luogo’ – prosegue il comico – cerco di raccogliermi intorno a me stesso; ma non ci riesco, e mi è impossibile vedere le particelle che mi compongono. Eppure in questo universo la mia immagine si rispecchia e posso vederla, anche se non so dove ho gli occhi. Mi fermo, devo riflettere, manca una componente essenziale. Li chiamavamo valori umani, sino a un minuscolo frammento temporale appena trascorso. Comprendo che non si può saltare in questo universo portandoli con sé, o in noi”.

“Mi sono elevato e quindi evoluto – argomenta Grillo – una tentazione enorme. Ma anche se non vedo gallerie oscure con luci in fondo, cerco i miei valori umani… sapete, può sembrare buffo, eppure il primo valore che incontro nella ricerca è l’aria che respiriamo. Subito quel “respiriamo” genera la coscienza di un noi, di una comunità di esseri umani e, capisco, che ha semplicemente bisogno di ritrovarli i suoi valori”. “Torniamo indietro per andare avanti – conclude – essere una nuvola di bit, informe e senza confini, è stato talmente simile ad un sogno da ricordarmi che dare ai sogni il loro giusto posto sarà la sfida degli anni a venire, anche per chi ha smesso di sognare”.