Beni Culturali: Carabinieri Tpc restituiscono a Croazia libro del XVII secolo  

Carabinieri Tpc restituiscono a Croazia libro del XVII secolo

Il comandante dei Carabinieri Tpc Fabrizio Parrulli e l’ambasciatore della Croazia Jasen Mesic

Pubblicato il: 03/07/2019 13:20

(di Carlo Roma) – Nuova operazione messa a segno dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il Comandante del nucleo, il generale Fabrizio Parrulli ha restituito all’ambasciatore della Croazia Jasen Mesic, il volume ‘Hevelii Johannis Selenographia’ del 1647, rubato il 5 ottobre del 1987 dalla Biblioteca Universitaria di Zagabria e transitato anche per il mercatino di Porta Portese a Roma. “Sono molto onorato come ambasciatore croato di avere la possibilità di esprimere la mia grande gratitudine per la collaborazione con il nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio”, ha sottolineato Mesic nel corso della cerimonia che ha avuto luogo questa mattina alle 10,30 nella sede diplomatica della Croazia a Roma. “Da quando sono arrivato qui in Italia – ha aggiunto – devo dire che con i Carabinieri abbiamo rapporti eccezionali”. Questa restituzione dimostra, secondo Mesic, che “il lavoro duro, sistematico, qualche volta anche lungo, può portare dei risultati”.

Il volume, che ora sarà riportato in Croazia, era nelle mani di un ricettatore della provincia di Frosinone ed è parte di numerosi libri sequestrati dai militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. L’operazione, hanno spiegato più nel dettaglio i militari, è stata avviata alla luce dei controlli che vengono effettuati nell’e-commerce e nella vendita online di beni ed oggetti. Le indagini sono partite da un libro venduto da un collezionista su e-bay, a Velletri. I militari sono arrivati, così, ad un collezionista di Cassino che, oltre al libro restituito alla Croazia, ne aveva molti altri.

“Per noi – ha affermato il generale Fabrizio Parrulli – è sempre motivo di grande orgoglio e piacere riconsegnare dei beni che appartengono a Paesi con cui collaboriamo come appunto con la Croazia, una nazione amica e vicina. Per noi è un piacere poter rafforzare, con questa restituzione, la nostra cooperazione”. Restituzione frutto di “indagini molto lungo e complesse che consentono, però, di consegnare ad altri Paesi delle testimonianze importanti della cultura croata”. L’obiettivo è anche quello di “diffondere la cultura della restituzione, un principio al quale teniamo moltissimo”, ha concluso Parrulli.