Il sindaco di Venezia accusa Toninelli 

Il sindaco di Venezia accusa Toninelli

(Fotogramma)

Pubblicato il: 08/07/2019 15:13

“Sicuramente le condizioni meteo-marine in cui è accaduto l’episodio di ieri sono state eccezionali e le autorità competenti faranno chiarezza su quanto successo”. Ha commentato così Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, l’incidente sfiorato dalla Costa Deliziosa, che ieri si è trovata in difficoltà a lasciare il porto a causa del maltempo.

Il sindaco ha poi proseguito sostenendo l’operato dei protagonisti: “In primis voglio fare i complimenti a tutto il personale marittimo che, nelle varie situazioni di pericolo, ha affrontato con grande competenza le difficoltà. Ringrazio i comandanti e gli equipaggi dei vaporetti e del ferry-boat di Actv; grazie di cuore anche ai comandanti e agli equipaggi dei rimorchiatori, delle Forze dell’Ordine e di tutte le unità presenti in acqua in quel momento”.

Quindi il sindaco ha ribadito che chi potrebbe sbloccare, secondo lui, la situazione, sarebbe il ministro Danilo Toninelli: “Per il resto, la responsabilità maggiore di quanto è accaduto ieri e di quello che potrà accadere in futuro è di chi non ha deciso in questi mesi. Il riferimento è al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che ha poteri funzionali sull’intera filiera portuale, dalla Capitaneria di Porto alla Guardia Costiera, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche all’Autorità di sistema portuale”.

Brugnaro si è detto arrabbiato dalla situazione che si è venuta a creare: “Il tempo dell’attesa è finito. Siamo molto arrabbiati. Basta con le navi a San Marco e lungo il Canale della Giudecca. Il Ministro Toninelli venga al più presto a riferire alle istituzioni cittadine gli esiti dell’ennesima ispezione che ha ordinato. Spero sia l’occasione nella quale, finalmente, dopo un anno di attesa, il Ministro si sieda al tavolo con Comune e Regione per ragionare di “grandi navi”, con umiltà e senza preconcetti ideologici e politici”.

Quindi il primo cittadino ha ribadito che la soluzione esiste, ed è quella da lui prospettata sin dalla campagna elettorale: “La soluzione immediata c’è, si chiama percorso dalla bocca di Porto di Malamocco, attraverso il Canale dei Petroli, con destinazione Marittima via Canale Vittorio Emanuele per le navi più piccole e destinazione Marghera, canale nord lato nord, per quelle più grandi. Il Vittorio Emanuele si può realizzare in circa un anno, con capitali privati, in attesa di progetti alternativi che necessitano di tempi più lunghi, di almeno 5/10 anni. Soluzione sulla quale anche l’Unesco ha espresso apprezzamento”.

Ha concluso con l’appello al titolare del dicastero: “Caro Ministro, quanto ancora dobbiamo aspettare? Quanto ancora sarà sordo alle richieste della comunità internazionale e delle istituzioni cittadine solo per ascoltare i comitati del no a tutto e i soliti noti che strumentalizzano da anni la questione impedendo qualsiasi soluzione? Quanti studi costi-benefici e indagini vorrà fare prima di arrivare ad una soluzione? Perché sta ancora tergiversando? Ci sono una città intera e migliaia di lavoratori che meritano rispetto istituzionale e una risposta immediata”.

La risposta di Danilo Toninelli non ha tardato ad arrivare e i toni si sono alzati in un tweet: “Brugnaro come al solito straparla“. “Dopo anni di inerzia – ha proseguito il ministro – anche da parte di quelli della sua area politica, siamo vicini a una soluzione seria per mettere fuori le grandi navi da Venezia. Marghera è opzione scellerata per sicurezza e ambiente, convinceremo di ciò anche l’Unesco”.

Brugnaro come al solito straparla. Dopo anni di inerzia anche da parte di quelli della sua area politica, siamo vicini a una soluzione seria per mettere fuori le #grandinavi da #Venezia. Marghera è opzione scellerata per sicurezza e ambiente, convinceremo di ciò anche Unesco.

— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 8 luglio 2019