Brexit, consumi ai minimi metà anni 90: è incubo no deal  

Brexit, consumi ai minimi metà anni 90: è incubo no deal

Pubblicato il: 09/07/2019 14:34

Crollano i consumi in Gran Bretagna, ai minimi da metà degli anni 90 sotto il peso del mancato accordo su Brexit. E’ lo scenario a tinte fosche tratteggiato dall’ultimo rapporto del British Retail Consortium e Kpmg. Lo studio registra un calo delle vendite dell’1,3% il mese scorso mentre il tasso di crescita annuale è rallentato allo 0,6%.

“Le vendite di giugno non sono state in grado di competere con il clima torrido dell’anno scorso e la Coppa del Mondo, portando a giugno il peggiore record mai registrato”, osserva Helen Dickinson, amministratore delegato del Brc.

“Nel complesso – sottolinea – il quadro è desolante: l’aumento dei salari reali non è riuscito a tradursi in maggiori spese, poiché l’incertezza della Brexit in corso ha portato i consumatori a rinviare gli acquisti non essenziali”.

Da qui la necessità “che il prossimo primo ministro possa trovare una soluzione che eviti una Brexit senza accordi il 31 ottobre, poco prima degli intensi periodi del Black Friday e del Natale”. Al tempo stesso crescono gli acquisti onilne: secondo i dati del Brc hanno segnato un incremento del 30% degli articoli non alimentari, con il tasso di penetrazione digitale che è aumentato dal 28,5% al ​​30,7% tra giugno 2018 e giugno 2019.