Approfondimento: cani abbandonati in estate. È allarme, ma ci sono tante soluzioni  

Approfondimento: cani abbandonati in estate. È allarme, ma ci sono tante soluzioni

Pubblicato il: 10/07/2019 14:09

Milano, 10/07/2019 – L’estate ritorna e torna anche la bruttissima consuetudine di abbandonare il proprio cane. Nonostante sia da poco iniziata l’estate, già sono stati segnalati numerosi cani lasciati ai bordi delle strade prima di partire per le vacanze. Il cucciolo, tanto festeggiato e amato per il resto dell’anno, diventa un peso per la famiglia che decide di disfarsene senza preoccuparsi delle conseguenze. L’AIDAA, Associazione Italiana DifesRandagia Animali e Ambiente, ha registrato solo nella prima settimana di giugno oltre 350 telefonate di allerta che segnalavano la presenza di cani abbandonati sul ciglio della strada. Un fenomeno che non sembra diminuire nonostante le pene severe, le sanzioni e le soluzioni create appositamente per evitare tali situazioni.

Su base annuale, sono stati registrati oltre 150.000 abbandoni, circa 200.000 cani randagi, 650.000 cani che vagano senza meta e 80.000 esemplari sono tornati allo stato selvatico.

Ogni cane abbandonato rischia la morte poiché, essendo cresciuto in cattività, spesso non è in grado di procurarsi cibo, acqua e un riparo, senza considerare il forte stress emotivo e la paura che li distruggono moralmente.

L’80% dei cani abbandonati muore per strada aspettando il ritorno di quello che considera l’amico umano.

I mesi in cui si registra il maggior numero di abbandoni sono giugno, luglio e agosto; si calcola che in 90 giorni si superino i 65.000 cani lasciati per strada, talvolta legati e senza un minimo quantitativo di cibo e acqua. A conti fatti, vengono abbandonati oltre 20.000 cani ogni 30 giorni, ovvero più di 600 cani ogni 24 ore.

Attualmente le sanzioni e i metodi preventivi sono in continuo aumento. Inoltre, le forze dell’ordine sono sempre in allerta e controllano ogni macchina ferma sul ciglio della strada, per verificare che non sia in atto un abbandono. Anche i cittadini sono sempre più attenti e segnalano prontamente ogni cane visto per strada da solo e ogni auto sospetta.

Le telecamere di sorveglianza aiutano nel compito di individuazione dei trasgressori, anche se non sono posizionate in luoghi isolati dove purtroppo avvengono spesso gli abbandoni dei cuccioli.

In autostrada, per il momento, gli abbandoni sembrano essere diminuiti, mentre in passato avvenivano proprio lungo le corsie delle autostrade, dalle quali passavano le famiglie che si recavano al mare.

Oggi, proprio grazie alle segnalazioni degli utenti e alle telecamere, sono diminuiti del 70% gli abbandoni nelle aree di sosta autostradali,spostandosi, però, in luoghi più appartati, davanti ai canili o nei centri cittadini e nelle vicinanze del luogo scelto per la vacanza.

Identikit del cane abbandonato

Per comprendere il fenomeno dell’abbandono dei cani e cercare di arginarlo, analizziamo i dati statistici individuando il profilo del cane che più spesso viene lasciato solo per strada.

I cani abbandonati sono più o meno standardizzati: solitamente si parla di meticci di taglia medio-grande che la famiglia ritiene difficile da sistemare o portare con sé.

Come detto in precedenza, sembra che questi cani durante l’inverno siano una figura essenziale del nucleo familiare, coccolati e trattati come fossero dei figli ma, quando sopraggiunge l’estate, la scena cambia.

Il cane diventa all’improvviso un peso di cui liberarsi in ogni modo, senza spendere soldi e senza che nessuno lo sappia per non fare brutta figura. Spesso i cuccioli vengono adottati per moda o perché anche i vicini ne hanno uno; poi però bisogna andare in vacanza e il posto per Fido non c’è.

Le motivazioni sono diverse per ogni caso ma in realtà, alla base di tutto, vi è una scelta superficiale di prendere con sé un animale domestico senza valutare tutti gli aspetti di questa convivenza. Quando non si è consapevoli delle proprie azioni succede che, dopo la novità dei primi tempi, subentri la noia e la stanchezza dell’assumersi l’impegno costante di occuparsi del proprio cane.

Si dice che un cane sia come un figlio, ma in realtà ha bisogno di maggiori cure, poiché il bambino cresce e impara a gestirsi da solo, mentre il cane avrà sempre la necessità di essere portato fuori più volte al giorno, nutrito, pulito e coccolato, per non parlare delle cure necessarie durante la sua vecchiaia. Spesso i cani vengono portati ai canili proprio per la mancanza di tempo e voglia per accudirli.

Un’altra ragione che spinge all’abbandono dei cani è la scelta sbagliata dell’animale. Capita spesso che si prenda un cucciolo piccolo e paffutello senza rendersi conto che si tratta di un pastore maremmano e che diventerà un cane di taglia grande. Oppure che il cucciolo, crescendo, non piaccia esteticamente e non faccia fare bella figura con gli amici.

In altri casi vengono scelte razze di cani seguendo la moda del momento, magari dettata dall’ultimo film o cartone animato uscito al cinema, senza informarsi sulle caratteristiche della razza.

Ad esempio il Jack Russel Terrier, cagnolino di media taglia che però nasconde un’energia e una vivacità che vanno presi in considerazione prima di adottarne uno.

Una causa non prevista, la cui conseguenza però è l’abbandono, riguarda i problemi economici che il padrone dell’animale domestico può ritrovarsi ad avere, e dovrà decidere di lasciare il proprio amico a quattro zampe a malincuore. Si tratta, solitamente, di casi in cui si subisce uno sfratto o si hanno gravi problemi di lavoro che impediscono di prendersi cura del cane e si preferisce affidarlo a una famiglia in grado di accudirlo.

Legge e sanzioni per chi abbandona il cane

Il rischio che comporta l’abbandono di animali domestici non è legato solamente alla salute dei cani, che raramente riescono a tornare a casa e che, nella maggior parte dei casi, essendo lasciati ai bordi delle strade, vengono investiti.

Bisogna considerare, infatti, anche un altro aspetto: un animale che vaga sulle strade rappresenta non solo un pericolo per se stesso ma anche per chi percorre quella via e non si aspetta di trovare un animale che gli tagli la strada all’improvviso. Tale situazione può provocare incidenti poiché gli automobilisti, cercando di evitare di investire il cane, possono virare uscendo di strada o invadendo la corsia opposta; se invece frenano di colpo, possono provocare un tamponamento a catena se stanno percorrono tratti di strade trafficate.

Prendendo in considerazione tale evento, si configura la responsabilità nella causa dell’incidente. Il cane, ovviamente, non ha colpa e sarà quindi il proprietario a rispondere del danno, risarcendo il dovuto alle persone coinvolte. Il padrone dell’animale domestico è sempre responsabile della sua custodia e degli eventuali danni provocati dal proprio cane, a meno che non vi sia la prova che si tratti di un caso fortuito.

Coloro che abbandonano il proprio cane, quindi, non commettono solo un reato penale ma potrebbero rendersi responsabili di omicidio colposo se nell’incidente dovesse morire qualcuno.

Le sanzioni previste per l’abbandono di animali domestici in autostrada sono molto alte e vengono descritte nell’articolo 727 del Codice Penale. Tale decreto stabilisce che tutti coloro che abbandonano il proprio cane o animale domestico, debbano essere puniti con una sanzione che va dai 1.000 ai 10.000€, sanzione che può tramutarsi in arresto, nei casi più gravi.

Cosa fare se si trova un cane abbandonato?

Vista l’enorme quantità di cani abbandonati durante l’anno, non è raro trovarne uno a bordo della strada o che girovaga senza meta. L’istinto può portare ad avvicinarsi velocemente per aiutarlo, ma fate attenzione: l’animale potrebbe essere spaventato e, anche se sembra quieto, potrebbe agire in modo aggressivo per difesa. Meglio, quindi, evitare di correre verso il cane ma restare a distanza cercando di conquistare la sua fiducia dimostrandogli che non volete fargli del male.

Non si può sapere cosa ha passato quel povero animale prima di essere trovato e perciò è necessario essere molto cauti, avere pazienza e mostrargli dolcezza per non spaventarlo ulteriormente. Il pericolo non è solo quello di un’aggressione per difendersi, ma il cane potrebbe anche tentare di scappare venendo investito da una macchina o provocando incidenti.

Quello che bisogna fare è assumere una posizione remissiva abbassandosi e muovendosi lentamente e in modo fluido, evitando scatti improvvisi. Inoltre, non bisogna emettere rumori forti: l’animale potrebbe essere molto teso e pronto a scattare ad ogni minimo segnale di pericolo.

Nel caso in cui si noti che il cagnolino sia molto sulla difensiva o mostri i denti senza dare la minima possibilità di avvicinamento, è meglio rinunciare e chiamare il servizio veterinario ASL, l’ENPA oppure il numero di Emergenza Veterinaria 199 302 118. Il personale è preparato e qualificato e saprà come prendere il cane senza ferirlo né spaventarlo, evitando morsi o fughe.

Se invece il cane abbandonato piano piano inizia ad abbassare le difese, scodinzola e si lascia avvicinare anche solo un po’, porgetegli una scodella con dell’acqua e del cibo poco per volta. Se accetta e si alimenta, ha capito che non volete fargli del male. Avvicinate una mano, quindi, sempre molto lentamente, in modo che l’annusi e comprenda le buone intenzioni del soccorritore.

Il tentativo di una carezza è l’ultimo passo verso una grande amicizia tra uomo e cane. Quando si lascia accarezzare, si può prendere in braccio il cane controllando se ha ferite sul corpo o fratture interne. In questa eventualità, adagiatelo su un telo o una giacca per caricarlo in macchina e portarlo da un veterinario o ad un’associazione che se ne prenderà cura.

Fortunatamente, sono moltissime in Italia le realtà che si muovono per sensibilizzare contro l’abbandono estivo (e non solo) dei cani. Il sito IdeeGreen.it, per esempio, ha appena lanciato la campagna Facebook #ionontiabbandono, cui è possibile aderire cliccando su: https://www.facebook.com/Ideegreen/photos/a.320673087970782/2491567017548034/?type=1&theater. Il portale si è sempre contraddistinto per la sensibilità al problema dell’abbandono, ma in generale per l’attenzione verso tematiche legate all’ecosostenibilità, al risparmio energetico e a stili di vita sani sotto tutti i punti di vista.

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