Politica e malattie, i segreti dei cancellieri  

Politica e malattie, i segreti dei cancellieri

(Fotogramma /Ipa)

Pubblicato il: 11/07/2019 18:17

Non solo Angela Merkel, nella storia politica tedesca sono molti i personaggi che hanno mostrato patologie particolari. I predecessori della Cancelliera – le cui crisi di tremore hanno preoccupato l’opinione pubblica – hanno sofferto di patologie di varia natura, anche importanti, che venivano messe a tacere o sminuite.

Di Willy Brandt, Cancelliere della Repubblica federale tra il 1969 e il 1974, si diceva che soffrisse di depressione e che fosse questa la ragione delle improvvise assenze che si concedeva ogni tanto. La versione ufficiale parlava, poco prima delle sue dimissioni, di stati febbrili dovuti a raffreddamento. Il suo successore, Helmut Schmidt, cancelliere tra il 1974 e il 1982, in un’intervista del 2014 rispose a una domanda sulla depressione di Brandt e se fosse stata nascosta. “Non ne abbiamo parlato, l’abbiamo tacitamente riconosciuta – diceva – E lui ha fatto un grande lavoro”. Lo stesso Schmidt soffriva di frequenti svenimenti, che non vennero pubblicizzati. “Non ne parlammo, ma era chiaro che non avremmo detto nulla. Il punto è che l’ambiente politico è un ambiente in cui tieni la bocca chiusa”, ha osservato. “Sono stato trovato un centinaio di volte incosciente, la maggior parte delle volte per alcuni secondi, altre per minuti. Abbiamo mantenuto il segreto e questo non mi ha impedito di svolgere il mio lavoro come capo del governo”.

Chiude il cerchio Helmut Kohl, che ebbe problemi di salute da Cancelliere, incarico che ricoprì tra il 1982 e il 1998. Poco prima del congresso della Cdu nel settembre 1989, afflitto da forti dolori, avrebbe dovuto subire un intervento urgente, ma concordò con i medici un’operazione provvisoria e andò al congresso il giorno dopo. Un’assenza sarebbe stata impensabile perché Kohl temeva una sorta di golpe interno al partito.