Caso Orlandi, nuovi accertamenti  

Caso Orlandi, nuovi accertamenti

(Fotogramma /Ipa)

Pubblicato il: 13/07/2019 12:35

I nuovi accertamenti sui due ossari rinvenuti all’interno del cimitero Teutonico in Vaticano – nell’ambito dell’apertura delle tombe ritrovate vuote per fare luce sul caso di Emanuela Orlandi – si svolgeranno sabato 20 luglio alle 9 al Collegio Teutonico. Lo scrive Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani su ‘Vatican News’.

“La decisione del Promotore di Giustizia della Città del Vaticano, Gian Piero Milano, – ricorda Tornielli – è stata di sigillare immediatamente i due ossari, ‘per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei ivi giacenti, sempre nell’ambito e con le modalità richieste dalle attività istruttorie’. Il Promotore di Giustizia ha dunque disposto, ‘con apposito provvedimento, che tali operazioni avvengano alla presenza dei periti dell’Ufficio e di quelli nominati dalla famiglia Orlandi, nonché del personale specializzato del Corpo della Gendarmeria e delle stesse maestranze già impiegate’ negli accertamenti di giovedì 11 luglio. La data fissata per queste nuove operazioni, perizie ed eventuali prelievi è fissata per sabato 20 luglio alle ore 9, al Collegio Teutonico dentro le mura vaticane”.

“La nuova iniziativa – ribadisce Tornielli – attesta ancora una volta la disponibilità della Santa Sede e la volontà di manifestare vicinanza alla famiglia di Emanuela Orlandi”, figlia del commesso vaticano di cui si sono perse le tracce da 36 anni.

LA FAMIGLIA – “Siamo stati convocati, insieme a Pietro Orlandi e al nostro perito, per sabato prossimo alle ore 9 per la continuazione delle attività iniziate giovedì scorso. Il resto lo abbiamo appreso dalla sala stampa vaticana” ha detto l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi dopo la notizia del ritrovamento di due ossari nel cimitero teutonico. “Il nostro spirito – sottolinea Sgrò all’AdnKronos – è di leale cooperazione”.

Il riferimento al ritrovamento dei due ossari sotto la pavimentazione di un’aerea all’interno del Pontificio Collegio Teutonico, chiusi da una botola e “immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei ivi giacenti, sempre nell’ambito e con le modalità richieste dalle attività istruttorie”, è stata data dal portavoce del Vaticano, Alessandro Gisotti.

LAVORI IN ANNI ’60 – “A seguito delle attività istruttorie avviate l’11 luglio scorso al Campo Santo Teutonico, si sono svolti – come annunciato – accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico, dai quali è emerso che – come risulta agli atti del Pontificio Collegio Teutonico – tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso sono stati effettuati lavori di ampliamento del Collegio stesso. In quel periodo – riferisce Gisotti – i lavori hanno interessato l’intera aerea cimiteriale e l’edificio del Collegio Teutonico. Essendo pertanto possibile che le spoglie delle due principesse siano state traslate in altro luogo idoneo del Campo Santo, sono state svolte con le maestranze competenti le conseguenti verifiche per constatare la situazione degli ambienti attigui alle tombe. Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari”.