Richiesta etnia ai nomadi, bufera sulla scuola 

Richiesta etnia ai nomadi, bufera sulla scuola

(Fotogramma)

Pubblicato il: 13/07/2019 11:31

L’istituto scolastico comprensivo di Fossò e Vigonovo mette a disposizione, per l’iscrizione degli alunni, moduli chiedendo di segnalare se si è in presenza di bambini nomadi e di indicare inoltre se si tratta di Sinti, Rom o Caminanti. Scoppia la bagarre con genitori, forze politiche di sinistra e sindaci dei paesi vicini che chiedono al dirigente scolastico l’immediato ritiro della modulistica ritenuta illegale, e in aperta violazione della Costituzione e della legge Mancino. Lo riporta la stampa locale spiegando che Rifondazione Comunista, con il suo segretario Paolo Benvegnù, annuncia di aver consegnato la modulistica, dopo esserne entrato in possesso, a dei legali e giuristi che agiranno in tutte le sedi amministrative e giudiziarie affinché venga ritirata. Carlo Marzolo, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo, si giustifica e spiega che la modulistica a cui si fa riferimento serve proprio per dirottare più personale e trovare più fondi a favore di bambini con problemi particolari per seguire il percorso didattico, e fra questi non mancano i bambini nomadi.

Il genitore – si legge nel modulo di iscrizione, riporta ancora la stampa locale,- “dichiara, in base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa e consapevole delle dichiarazioni a cui va incontro in caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero che fra le opzioni che vengono proposte, oltre alla cittadinanza straniera o italiana, c’è anche la condizione nomade con le sotto categorie eventualmente da barrare di Rom, Sinti o Caminanti”