Mondiali di nuoto, Bruni conquista il bronzo  

Mondiali di nuoto, Bruni conquista il bronzo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 14/07/2019 08:02

Medaglia di bronzo ai Mondiali di nuoto per l’azzurra Rachele Bruni allo sprint nella 10 chilometri mondiale all’Expo Ocean Park di Yeosu insieme alla qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. E’ il primo metallo della spedizione azzurra e per la 28enne fiorentina, la veterana del gruppo azzurro, è la prima medaglia iridata individuale della carriera dopo il bronzo a squadre colto al Lago Balaton nel 2017. Preceduta di un centesimo al fotofinish la francese Lara Grangeon.

“Finalmente la medaglia ai mondiali -racconta la vice campionessa olimpica in carica, tesserata per Esercito e Aurelia Nuoto ed allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli-. Gli ultimi 200 metri sono stati una battaglia, con tante atlete imbottigliate. E’ dal 2011 che provavo a salire sul podio iridato e sono felice di esserci riuscita e di poter difendere l’argento olimpico e dare l’assalto all’oro. La tattica di gara è stata buona. Sono stata coperta nei primi due giri. Con calma e sangue freddo ho aspettato il momento per risalire senza disperdere energie ed essere poi combattiva allo sprint. E’ un’emozione incredibile aver vinto questa medaglia. La inseguivo da tanto tempo, ma questo voglio solo che sia l’inizio per il prossimo anno”.

A Tokyo infatti me la voglio giocare fino in fondo e l’obiettivo sarà l’oro olimpico. Il prossimo anno sarà una gara sempre tosta ma saremo meno e sarò li con le più forti. Questa medaglia la dedico a tutte le persone che mi sono state vicino soprattutto quest’anno che non è stato facile, perché ci sono stati momenti di calo di prestazione. Ho sentito la loro fiducia e mi hanno caricato per entrare in acqua e andare a conquistare una medaglia bellissima”, conclude la più forte atleta europea (11 medaglie continentali), alla settima partecipazione ad un mondiale da Siviglia 2008 che scenderà di nuovo in vasca nella 5 km e nella staffetta.

Entusiasta il ct Giuliani che riesce sempre a emozionarsi per una medaglia nonostante sia in carica da ventisei anni come capo allenatore “E’ andata come volevamo. Rachele è stata bravissima, lei è una macchina da guerra e ha fatto tutto quello che doveva fare. E’ entrata in acqua determinata e ha fatto sempre le traiettorie giuste conquistando una medaglia meritatissima. Queste gare si costruiscono con anni di lavoro e ringrazio il suo tecnico Fabrizio Antonelli per aver messo a puntino la giusta tattica. Lei è stata coperta per tre quarti di gara e poi in un arrivo così complicato ha la freddezza, la lucidità e la frequenza giusta per inserirsi nei pochi spazi concessi. Peccato per Arianna Bridi che ha nuotato bene sempre in quarta/ sesta posizione. Poi ci ha sorpreso per aver fatto rifornimento nell’ultimo giro. Devo parlarci per capire se fosse realmente stanca o le mancasse un po’ di lucidità”.

Purtroppo finisce fuori dalle prime dieci Arianna Bridi, 13esima. L’azzurra -che vinse le Universiadi a Gwangju nel 2015- si perde nel finale dopo essere stata nel gruppo di testa per tutta la seconda parte di gara insieme alla compagna di allenamenti Bruni. Una delusione per la 23enne di Trento, tesserata per Esercito e RN Trento – bronzo uscente della 10 e della 25 chilometri, di cui è anche campionessa europea che all’ultimo intermedio era addirittura sesta a cinque secondi dalle prime.

Uno stato d’animo in agrodolce per l’allenatore di entrambe le ragazze, Fabrizio Antonelli, che analizza freddamente le due prestazioni: “Rachele non ci stupisce più ormai. Ha un istinto killer, riesce ha recepire gli errori come una spugna e applica le correzioni come fosse un computer. Prima della partenza abbiamo sempre un piano e lei riesce ad applicarlo al centimetro. Lei ha l’esperienza giusta ed ha fatto tutto ciò che avevamo pianificato. E’ rimasta coperta fin dal primo giro e la tattica ha ripagato perché se ha avuto la forza di fare questo rush finale vuol dire che avevamo studiato bene tutto. Questa medaglia pesa tanto perché è ha anche il valore di qualifica olimpica. Riguardo Arianna c’è molto rammarico. Il verdetto è duro perché ci impedisce di avere due atlete alle Olimpiadi. Purtroppo è mancata di lucidità nel finale e in questo l’esperienza gioca un fattore importante”, conclude il tecnico romano.

Vince la 22enne cinese Xin Xin, che a 15 anni partecipò alle Olimpiadi di Londra 2012 dove finì 24esima nel Serpentine Lake e la 27enne statunitense Haley Danita Anderson conquistò l’argento come oggi. La cinese rompe gli indugi a cinquecento metri dalla fine e chiude in solitario in 1h54’47″2 precedendo di un secondo l’americana. Decima ed ultima a qualificarsi per Tokyo la campionessa olimpica ed europea Sharon van Rouwendaal, olandese allenata da Philippe Lucas. Undicesima e prima delle escluse dai Giochi la campionessa mondiale francese Aurelie Muller che aveva condutto una gara sempre in testa. Lunedì giorno di pausa. Si torna marttedì 16 luglio. Segnale orario 8.00 del mattino l’una italiana, con l’olimpionico Gregorio Paltrinieri all’esordio mondiale e l’argento iridato di Budapest 2017 Mario Sanzullo per la dieci chilometri maschile.