Diplomati e laureati, 2 mln di contratti di lavoro l’anno  

Diplomati e laureati, 2 mln di contratti di lavoro l’anno

Pubblicato il: 15/07/2019 11:59

Cosa fare dopo il diploma? Università o lavoro? E se si sceglie di proporsi sul mercato del lavoro, su quale professione puntare? Ad aiutare i giovani nell’orientamento tra scuola e lavoro, arriva uno studio del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, secondo il quale anche a metà 2019 sembrano confermate le positive indicazioni sui contratti che le imprese intendevano stipulare nel 2018: circa 1,6 milioni quelli destinati ai diplomati.

Ma anche per i laureati ci sono buone opportunità: per Unionioncamere si dovrebbe superare la quota di 550mila contratti in cui è richiesto il possesso di una laurea. Un totale di 2 milioni di contratti di lavoro per giovani diplomati e laureati.

Tra i diplomi più richiesti dalle imprese spiccano quelli ad indirizzo amministrativo, finanziario e marketing, seguiti dall’indirizzo meccanico e meccatronico, dal settore turistico ed enogastronomico, dall’elettronica ed elettrotecnica e dall’informatica e telecomunicazioni. Tra le professioni di sbocco per i diplomati, il 51,8% dei disegnatori industriali è difficile da reperire; difficoltà anche superiori si registrano per i tecnici elettronici (57,7%) agenti assicurativi e per gli elettrotecnici (71,5%).

Per quanto riguarda i laureati, nel 2018, dei circa 551.000 ‘dottori’ richiesti dal mercato del lavoro, ben 195.000 era di difficile reperimento.

La richiesta da parte delle imprese interessa principalmente gli indirizzi economico e, a seguire, ingegneria, insegnamento e formazione e sanitario e paramedico. Anche in questo caso le difficoltà di reperimento per i profili di sbocco dei laureati sono spesso elevate: 48,4% per gli specialisti nei rapporti con il mercato, il 52,5% per gli ingegneri energetici e meccanici e il 64,8% per gli analisti e progettisti di software.

Tra i settori produttivi che richiedono laureati, la maggior parte delle richieste proviene dai servizi alle imprese, seguiti dai servizi alle persone, dall’industria manifatturiera, dal commercio, dalle costruzioni, dal turismo.