Energia: Alperia si espande in Veneto e punta su smart city  

Energia, Alperia si espande in Veneto e punta su smart city

(Fotolia)

Pubblicato il: 07/08/2019 19:16

Dall’Alto Adige a nuovi orizzonti, sia geografici sia in termini di servizi da offrire. È questa la direzione che ha scelto di intraprendere Alperia, la multiutility integrata di Bolzano che oggi rappresenta il terzo produttore idroelettrico in Italia. L’ultima mossa, coerente con le mire espansionistiche del gruppo, è l’acquisizione di due giorni fa del 71,88% delle azioni di Green Power, azienda di Mirano, in provincia di Venezia, attiva nel settore dei servizi per l’efficientamento energetico in ambito domestico, a cui seguirà un’opa sul totale delle azioni. Un’iniziativa che, per dirla con il direttore generale di Alperia Johann Wohlfarter, “è in linea con quanto scritto nel nostro piano industriale, che prevede una crescita per linee esterne, una diversificazione del portafoglio di attività e l’ottenimento di nuovo know how”.

L’acquisizione di Green Power segue le due perfezionate nei mesi scorsi sempre nell’ottica di un consolidamento del gruppo in Veneto, territorio ritenuto strategico non solo in virtù della vicinanza e della somiglianza nella struttura del territorio, ma anche perché è una delle zone del Paese più frammentate dal punto di vista degli operatori energetici. La mancanza di aggregazioni, spiega Wohlfarter all’Adnkronos, per il momento lascia degli “spazi aperti” da sfruttare. Alperia ne è consapevole da tempo: a febbraio del 2018 è entrata in possesso della quota di maggioranza di Bartucci, società di Soave, nel Veronese, specializzata nel campo dell’efficienza energetica. Oggi Alperia Bartucci opera con il modello di business di Energy Performance Contract, in base al quale i risparmi generati dagli interventi realizzati vengono condivisi con l’impresa cliente. A questo si è aggiunta poi la nascita di Alperia Sum, frutto della sottoscrizione dell’accordo per la cessione del 70% delle azioni di Sum (Servizi Unindustria Multiutilities, uno dei principali operatori energetici per il mondo corporate nel Nord-Est) alla società bolzanina. È questa, secondo il direttore generale, la vera “testa di ponte” di Alperia in Veneto.

Ma il percorso di crescita del gruppo, si diceva, si sviluppa anche su altre direttrici: in questo contesto si inserisce la creazione di Alperia Smart Services, società in cui sono state raggruppate tutte le attività di vendita del gruppo, dando a quest’ultimo la possibilità di fare cross selling e di offrire al cliente non più solo la classica vendita commodity ma anche servizi specifici. “È uno strumento di fidelizzazione del cliente – prosegue Wohlfarter – anche nel settore Pmi e corporate”.

La parola d’ordine, dunque, è diversificare: accanto al settore energetico il gruppo sta sviluppando soluzioni tecnologiche per la messa a punto della banda ultralarga, soluzioni per la mobilità elettrica (attraverso la società Neogy, compartecipata ugualmente da Alperia e Dolomiti Energia), e ancora l’Iot (Internet of things) e i progetti per le smart city del futuro, dotate di infrastruttura digitale integrata tra illuminazione pubblica, fibra ottica, stazioni di ricarica elettriche e videosorveglianza: di questo si occupa la business unit Smart Region.

Per il futuro – sintetizza il direttore generale di Alperia – vogliamo migliorare la nostra capacità commerciale in termini di volume e qualità. Questo oltre a fidelizzare il cliente, anche in vista di una probabile risoluzione del mercato tutelato. Stiamo passando da un mondo stabile a uno molto dinamico: per questo bisogna crescere in professionalità, ampliando il portafoglio prodotti e servizi”.

I risultati semestrali recentemente diffusi sembrano premiare questo approccio: l’utile netto è salito a 24,9 milioni di euro (dai 17,8 della prima metà dell’anno scorso), l’Ebitda è risultato pari a 105,1 milioni (contro i 93,4 del primo semestre 2018) e i ricavi complessivi sono in rialzo del 15% (a 746,3 milioni). In crescita anche gli investimenti: 36 milioni (dai 24 del periodo precedente), concentrati soprattutto nella distribuzione di energia elettrica e nell’ammodernamento delle centrali idroelettriche. “Siamo soddisfatti – dice ancora Wohlfarter –, abbiamo più che centrato gli obiettivi che ci siamo dati. E questo nonostante la produzione idroelettrica sia scesa del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segno che stiamo diventando più bravi nel gestire il nostro modello di business”.