“Lega da un anno guardava sondaggi”, l’accusa di Di Maio  

Lega da un anno guardava sondaggi, l'accusa di Di Maio

(Fotogramma)

Pubblicato il: 10/08/2019 11:16

“Gli italiani stanno affrontando una crisi di governo assurda voluta dalla Lega. Evidentemente in questo anno la Lega ha passato il tempo a controllare i numeri dei sondaggi”. Luigi Di Maio, in un post su Facebook attacca l’ex alleato, sottolineando come “hanno fatto cadere il primo governo vicino al popolo dopo decenni di sanguisughe, portandoci a votare in autunno”. “Non si votava in autunno dal 1919, non so se lo sapevate. Esattamente da 100 anni”, ricorda il capo politico del M5S. “Questo governo – rivendica quindi il leader pentastellato – ha fatto un mare di cose e non lo dico con arroganza, ma semplicemente considerando i dati. È stato retto per due terzi dal MoVimento 5 Stelle. E’ guidato da un Presidente del Consiglio che non meritava il trattamento che gli hanno riservato”. “Anche l’inganno prima o poi si paga. Basta vedere che fine ha fatto quello dello ‘stai sereno'”, aggiunge.

Il capo politico Cinquestelle tira poi in ballo le lobbies e Autostrade, attaccando ancora Salvini, reo di aver “buttato giù l’unico governo che in un anno ha resistito a lobbies e poteri forti. Che ha approvato la legge anticorruzione più punitiva d’Europa e ha iniziato ad aiutare pensionati, poveri e precari”. E forse, aggiunge il vicepremier grillino, “lo ha fatto cadere proprio per questo: quando i sondaggi gli hanno detto che poteva staccare, lo hanno fatto. Così la Lega potrà tornare a difendere gli interessi di Autostrade e simili”.

“Avevamo formato questo governo per fare cose per gli italiani. E infatti quando stavamo per abolire la prescrizione, riformare la giustizia e far saltare le concessioni ai Benetton, guarda caso hanno fatto cadere tutto“.

Di Maio lancia poi l’appello per approvare il taglio dei parlamentari in extremis: “Il nostro appello è a tutte le forze politiche. Stamattina inizieremo a raccogliere le firme tra i parlamentari per chiedere la calendarizzazione d’emergenza alla Camera del taglio dei parlamentari. Che sia la Lega, il Pd, Forza Italia o chiunque altro ad appoggiarla non ci importa. Ci importa che si faccia”.

“Si faccia prima delle dichiarazioni di Conte alle Camere”, chiede ancora. “Ci vogliono – spiega – al massimo due ore per eliminare definitivamente 345 poltrone e risparmiare mezzo miliardo di euro. Sono tanti soldi”. “Poi subito il voto. Gli italiani non volevano e certamente non meritavano una crisi di governo a Ferragosto”, conclude Di Maio.