Open Arms, Salvini: “Niente sbarco, non cambio idea”  

Open Arms, Salvini: Niente sbarco, non cambio idea

(IPA/ Fotogramma)

Pubblicato il: 19/08/2019 09:31

Sullo sbarco dei naufraghi della Open Armsnon cambio idea, resto assolutamente contrario. Perché navi spagnole, francesi, tedesche, norvegesi o inglesi vengono tutte in Italia? Perché non vanno in Spagna, dove sono buoni e generosi e hanno aperto i porti? No, le navi continuano ad arrivare da noi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio1.

“A terra – ha aggiunto, riferendosi ai migranti che sono stati fatti scendere a Lampedusa – sono scesi minorenni che non sono minorenni, malati che non sono malati. Siamo caritatevoli, siamo buoni cristiani ma non siamo fessi”.

I MINORI – Intanto i 27 giovanissimi non accompagnati lasceranno Lampedusa per raggiungere con la nave Porto Empedocle (Agrigento); da qui poi verranno trasferiti in alcuni centri di accoglienza per minori. Dei 27 alcuni, al momento dell’identificazione, hanno ammesso di avere 18 anni; quindi le loro condizioni cambieranno.

18 NOTTI – E sono 18 le notti passate sulla Open Arms per 107 migranti. La tensione aumenta: dalla Spagna è arrivata la proposta di fare attraccare la nave in un porto delle Baleari, più vicino rispetto a quello indicato domenica pomeriggio. Ma al momento non si conosce ancora la scelta della Ong. Sempre domenica, in quattro si sono gettati dalla nave per raggiungere la terraferma (VIDEO) ma sono stati raggiunti dai volontari che li hanno soccorsi e riportati sull’imbarcazione.

MAIORCA – “Dopo 18 giorni di stallo, Italia e Spagna sembrano finalmente aver trovato un accordo, individuando Maiorca come porto di sbarco: decisione che ci appare del tutto incomprensibile” dice la Ong spagnola, aggiungendo: “Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalle coste di Lampedusa, gli Stati europei stanno chiedendo a una piccola Ong come la nostra di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni meteorologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l’Europa nega”.

CONSIGLIO STATO – Intanto, a quanto si apprende, nessun ricorso è stato presentato, ad oggi, al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio che lo scorso 14 agosto ha disposto la sospensione del divieto di ingresso nelle acque italiane della Open Arms, che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato di voler impugnare. Pertanto, contrariamente a quanto circolato, nessuna decisione è attesa da Palazzo Spada sulla vicenda.