Conte: “Azione di governo si arresta qui” /Diretta    

Attesa per il discorso di Conte

(Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 20/08/2019 13:55

Ore di tensione e di frenetici contatti al Senato, alla vigilia delle comunicazioni del premier Conte. Ad agitare i gruppi parlamentari è l’ipotesi che al discorso del presidente del Consiglio possa seguire un dibattito in aula. Nessuno, al momento, lo ha chiesto formalmente ma una parte dei senatori, quelli che vorrebbero chiudere la partita del governo, sono sospettosi: “Sarebbe un chiaro tentativo di favorire strani giochi e allungare i tempi”. Sarà una capigruppo a decidere un caso che, si sottolinea, non ha precedenti. A fronte di ciò, il percorso della giornata al momento viene confermato: “Conte prima o poi, in giornata, salirà al Quirinale“, assicurano fonti parlamentari. Il premier Giuseppe Conte è appena arrivato al Senato dove i militanti leghisti in presidio davanti a palazzo Madama lo hanno accolto con fischi al grido di ‘buffone, buffone’ e ‘elezioni, elezioni’.

Un gruppo di persone, tra cui alcuni militanti del Movimento 5 Stelle, hanno contestato davanti all’ingresso di Palazzo Madama i senatori della Lega che uscivano dal vertice di gruppo con Matteo Salvini per decidere la linea politica sulla crisi. “Andatevene in Padania, siete dei traditori! Vergogna andatevene al Papeete Beach!“. Tra i manifestanti c’era anche chi aveva una bandiera pentastellata. All’arrivo di Stefano Buffagni alcuni hanno gridato: “Onestà, onestà, onestà!”.

In una nota al termine della riunione dei senatori della Lega si legge: “Lunghi applausi a Matteo Salvini dal gruppo della Lega, determinato e compatto. Prima il bene degli italiani poi il resto. La Lega unica forza politica che non ha paura di confrontarsi con i suoi datori di lavoro, i cittadini, che non parla di poltrone ma di sviluppo del Paese”. “Vediamo prima cosa dice e cosa fa Conte in Aula…” ha detto il capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, al termine della riunione, quando gli chiedevano se il Carroccio presenterà o meno una risoluzione di sfiducia al presidente del Consiglio.

Palazzo Madama è diventato per un giorno una sorta di ‘presidio’ grillino mentre cresce l’attesa per le comunicazioni di Conte. Diversi attivisti del Movimento 5 Stelle si sono riuniti fuori al Palazzo per manifestare il loro sostegno al premier e numerosi deputati sono attesi al Senato per assistere al discorso di Conte. “Tutti con il premier, assolutamente”, dice il capogruppo dei senatori pentastellati, Stefano Patuanelli, mentre attraversa la Sala Garibaldi a passo svelto. “Aspettiamo tantissimi deputati – gli fa eco il tesoriere del gruppo M5S Camera, Sergio Battelli – siamo tutti qui a sostenere Conte”. Nelle tribune, oltre ai deputati, sederanno anche diversi sostenitori grillini. “Per me si torna al voto”, sospira il senatore Gianluca Castaldi: “Il Pd non è Zingaretti… coi parlamentari della Lega c’è un buon rapporto, abbiamo lavorato bene. Sa qual è il punto? Noi non scendiamo a compromessi e per tutte le forze politiche è prioritario farci fuori”. Un altro eletto pentastellato in buvette ricambia il saluto di un collega del Pd. E ironizza: “Questo non mi ha mai salutato in vita sua, oggi è la prima volta…”. Intanto lo stato maggiore 5 Stelle si materializza al Senato: parlottano in Transatlantico Paola Taverna e Nicola Morra, e alla spicciolata arrivano i sottosegretari, da Carlo Sibilia ad Angelo Tofalo, da Simone Valente a Gianluca Vacca, passando per Stefano Buffagni. Tutti in attesa del discorso del presidente. Intanto al Senato è arrivato il vicepremier e leader del M5S Luigi Di Maio.