Il mondo dell’agricoltura: “nuovo governo abbassi tasse su lavoro e stop aumento Iva”  

Il mondo dell'agricoltura: nuovo governo abbassi tasse su lavoro e stop aumento Iva

Pubblicato il: 29/08/2019 18:31

Pressing delle imprese agricole in vista di un nuovo esecutivo Movimento 5 Stelle-Pd. Nel commentare l’evolversi della situazione e il discorso che il Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte ha tenuto al Quirinale, seguito all’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Adnkronos ha tastato il polso alle organizzazioni più rappresentative del settore: Coldiretti, Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani e Copagri.

E un invito a ‘fare presto’, giunge quanto mai opportuno per il settore primario che ha bisogno di stabilità e, come tanti altri, ripone nella prossima legge di bilancio le maggiori aspettative per una serie di priorità individuate dalle stesse organizzazioni. Dal taglio del cuneo fiscale alla grande partita che si apre per scongiurare l’aumento dell’Iva, temi che accomunano gli imprenditori agricoli a molti altri, piccoli e grandi.

Le incognite tuttavia, al momento, sono molte, a cominciare dalle risorse che saranno stanziate, oltre alla salvaguardia della spesa per l’agricoltura a livello europeo, nella nuova Pac per il periodo 2021-2027.

“Non solo va scongiurata qualsiasi ipotesi di aumento dell’Iva, ma va ridotto il cuneo fiscale per abbassare il costo del lavoro”, esorta il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. Al centro del dibattito poi c’è la crescita economica che, secondo lo stesso Prandini va ricercata “sul mercato dove occorre dare ai consumatori la possibilità di scegliere consapevolmente e sostenere il lavoro e l’economia nazionale con un sistema di etichettatura chiara, che impedisca di spacciare come made in Italy prodotti che inquinano, sfruttano il lavoro minorile e sono pericolosi per la salute che spesso arrivano in Italia grazie agli accordi agevolati dall’Unione Europea come nel caso dell’accordo di libero scambio con il Mercosur, che va fermato”.

Per il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti “la ripresa della crescita economica deve essere al centro del programma del nuovo governo. Tanto più in un contesto decisamente critico per l’economia su scala mondiale”. “Servono decisioni immediate ed iniziative a respiro pluriennale, a partire dalle infrastrutture, per rilanciare la competitività del sistema produttivo – incalza Giansanti – è urgente una sensibile riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, al fine di ridurre i costi per le imprese ed aumentare la domanda interna”.

“E’ ovvio che abbiamo bisogno di stabilità, per cui prima c’è il governo e meglio è” sollecita il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino che plaude all’attenzione riservata a certi temi dal Premier Conte. “La sostenibilità ambientale e la green economy sono temi che vengono abbracciati anche dal nostro progetto di riforma ‘Il Paese che vogliamo’. Crediamo che l’agricoltura possa dare un grande contributo per fronteggiare situazioni complicate quali l’inquinamento e le emissioni di C02″.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Copagri Franco Verrascina. “Il nuovo Governo, che auspichiamo veda la luce quanto prima, – raccomanda – dovrà cominciare da subito a lavorare sulla manovra economica, riservando la necessaria attenzione al comparto primario. Di pari importanza sarà poi intervenire sulla rete infrastrutturale, a tutto vantaggio della competitività del nostro sistema produttivo” conclude Verrascina.