Consultazioni, la giornata decisiva 

Consultazioni, tocca ai big

(Foto Afp)

Pubblicato il: 30/08/2019 10:39

Al via il secondo giorno di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. La prima delegazione ricevuta nella sala dei Busti di Montecitorio è quella di Fratelli d’Italia che, fanno sapere, condurrà “un’opposizione senza sconti”, rispetto a un'”operazione politica che sotto il profilo politico ripugna”. Ad affermarlo il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, e il vicecapogruppo alla Camera, Tommaso Foti, al termine dell’incontro. Assente, così come deciso anche da Matteo Salvini, la presidente del partito Giorgia Meloni.

FDIE’ un “governo dal punto di vista politico inaccettabile -ha spiegato Ciriani- perché si fonda su un’alleanza di partiti che si sono combattuti e insultati fino all’altro giorno, che nasce soltanto per salvaguardare le posizioni di potere e per impedire il voto dei cittadini. Siamo orgogliosi di ribadire che Fratelli d’Italia è l’unico partito che ha seguito una sola linea: la richiesta del voto e di un governo subito, non abbiamo trattato nè sopra nè sotto il banco con alcuno, nè con il Pd nè con il Movimento 5 stelle”.

LEGA – “Non siamo riusciti a capire quali saranno le intenzioni del presidente sulla questione dell’immigrazione, su quota cento, su altri provvedimenti come l’autonomia. Il presidente ha detto che difenderà quelli che sono stati i provvedimenti fatti, però è pronto a sedersi intorno ad un tavolo e a sentire su molti di questi quali possano essere le modifiche, non ha voluto dire se queste modifiche verranno accettate o non accettate. Era fondamentale capire cosa farà un nuovo governo se riuscirà a trovare i voti, ma non ci siamo riusciti”. Così la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni, dopo aver incontrato Conte insieme al deputato Claudio Durigon, in rappresentanza della Lega. “Abbiamo fatto una discussione più basata sul passato -ha aggiunto- e poco sul futuro. Il presidente poteva benissimo dire non toccheremo quota cento, non toccheremo i provvedimenti sulla sicurezza, ma non lo ha voluto fare e questo ci dispiace. Volevamo avere la rassicurazione che non verranno toccati assolutamente questi provvedimenti che sono il lavoro di tanti mesi assieme, spesso anche duro, un no netto non c’è stato”.