Il ‘timing’ di Conte  

Il 'timing' di Conte

Giuseppe Conte (AFP)

Pubblicato il: 01/09/2019 06:46

Un’ora circa di colloquio al Quirinale tra il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato il ‘la’ ad una giornata politicamente lontana anni luce dal clima di un ultimo weekend d’agosto. Un colloquio che, sabato, ha mandato in fibrillazione il mondo politico, dopo le tensioni che hanno caratterizzato la giornata di venerdì. Tanto che alcuni rumors davano Conte tentato dal passo indietro.

In realtà, secondo quanto si è potuto apprendere, un colloquio al Colle non è affatto un inedito durante le fasi di formazione di un governo. E chi ha avuto modo di sentire Conte parla di un premier determinato ad andare avanti e a fare bene e in fretta. Conte ha aggiornato Mattarella sullo stato dei colloqui in atto con le forze politiche, ossia le questioni risolte e quelle ancora da appianare.

Nel corso dell’incontro non sarebbe emersa la manifestazione di un’esigenza del premier incaricato di ottenere ‘tempi supplementari’ prima di poter sciogliere la riserva. Il timing della soluzione della crisi, quindi, seguirebbe lo schema filtrato nei giorni scorsi, con lo scioglimento della riserva tra martedì e mercoledì. Conte è tornato a palazzo Chigi per riprendere con la stessa lena di prima a tessere la trattativa tra i partiti.

Che non ci sia grosso spazio per allungare i tempi, lo confermano anche le posizioni più distensive da parte di M5S e Pd al termine del vertice sul programma, svoltosi in un clima “concreto e costruttivo”. Tutti hanno ostentato una certa dose di ottimismo sulla possibilità di concludere in tempi brevi e sulla capacità di ‘fare sintesi’ di Conte. Che in agenda metterà anche un incontro con Leu, di cui aveva fatto distribuire durante il vertice le proposte programmatiche ricevute e che ha esplicitato una protesta per il mancato adeguato coinvolgimento in questa fase.

Il premier incaricato, che ha alleggerito la tensione concedendosi dopo il vertice con le delegazioni Pd e M5S un pranzo al sushi con il figlio in un ristorante giapponese accanto a Montecitorio, sarebbe intenzionato a sfruttare la giornata per continuare il lavoro di elaborazione, di sintesi sulla base delle proposte programmatiche dei due partiti. Che si sono dichiarati entrambi soddisfatti per il via libera ottenuto a palazzo Chigi sui punti programmatici presentati. Questione diversa, invece, le caselle di governo, un rebus che ancora non è stato sciolto e verosimilmente sarà sul tavolo di un incontro tra i leader.

Fonti parlamentari non escludevano sabato pomeriggio la possibilità che Conte punti ad una piccola accelerazione: qualcuno ipotizza già la giornata di lunedì o, più verosimilmente, martedì. Non prima, comunque, che un incontro con il segretario dem Nicola Zingaretti e il capo politico M5S Luigi Di Maio fornisca il suggello all’eventuale intesa per la nuova maggioranza, dotata di programmi concreti e numeri solidi in Parlamento, secondo quanto si sa essere negli auspici del Colle. Incontro che potrebbe tenersi già domenica o al più tardi lunedì mattina.