M5S vuole delega allo sport, Di Battista vs Malagò  

M5S vuole delega allo sport, Di Battista vs Malagò

(Fotogramma)

Pubblicato il: 03/09/2019 17:04

Nell’attesa della formazione della nuova squadra di Governo anche il mondo dello sport deve capire quale strada si prenderà dopo l’addio al governo della Lega di Salvini e soprattutto Giorgetti che ha varato la riforma Coni con la creazione di Sport e Salute (avallata anche dai cinque stelle) che non è piaciuta al numero uno dello sport italiano, Giovanni Malago’ e in parte anche al Cio.

Ad alimentare le polemiche, lo scontro che si è poi consumato sulla tribuna dello stadio Olimpico, disertata dallo stesso Malago’ nelle ultime due occasioni: nella partita con il Genoa, dove ha visto la partita con Veltroni in un palco box laterale alla tribuna autorità e poi nel derby di domenica, ufficialmente assente per altri impegni, per la questione legata alla drastica riduzione della dotazione di biglietti omaggio per il Coni (si parla di un pacchetto di appena 12 tagliandi per Malagò).

Nelle trattative per la composizione del nuovo esecutivo ha avuto un posto, anche se non prioritario, lo sport, con il Movimento 5 Stelle che vuole prendere la delega e proseguire il lavoro portato avanti fin qui.

Tra i nomi che circolano da parte M5S ci sono quelli del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta) Simone Valente, ma anche quelli di Daniele Frongia, assessore allo Sport del Comune di Roma e perfino quello di Alessandro Di Battista, ‘nemico pubblico’ di Malagò.

Un nome, quello di Dibba, che non farebbe piacere al numero uno del Coni che sarebbe invece felice di ritrovare un dem a Palazzo Chigi, e qui torniamo alla presenza dello juventino Veltroni allo stadio in occasione del precedente match Roma Genoa. Fronte Pd i nomi che avanzano sono di donne, tra cui Paola De Micheli o la responsabile sport Daniela Sbrollini ma anche quello di Anna Ascani.

Il momento per il mondo dello sport italiano è delicato, visto che la riforma ha cambiato l’intero sistema ma deve ancora andare a regime, con i decreti attuativi da scrivere per definire le nuove competenze e ci sono inoltre da gestire i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.