Da Digithon appello per cabina di regia su strategia digitale  

Da Digithon appello per cabina di regia su strategia digitale

Un momento della manifestazione (Foto @digith_on)

Pubblicato il: 06/09/2019 15:44

Una cabina di regia per costruire la strategia digitale del Paese. E’ l’appello al neo ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, che arriva da Federico Leproux, ad di Teamsystem, leader nella fornitura di soluzioni digitali, con un milione e 400 mila clienti, piccole e medie imprese, intervenuto oggi a Digithon, la maratona delle idee digitali in corso a Bisceglie in Puglia.

“Un appello è: sediamoci tutti, le parti coinvolte, tutti quelli che hanno da dire qualcosa e costruiamo insieme una strategia digitale per il sistema Paese, che diventi il made in Italy del software, che diventi un’altra area di eccellenza per il Paese”, spiega in un’intervista ad Adnkronos/Labitalia.

“E’ fondamentale farlo insieme, perché la velocità e la quantità di cambiamenti -spiega ancora- è tale che nessuno da solo può avere in mente cosa si può fare e come si può farlo. Ci vogliono le istituzioni, ci vuole il legislatore, ci vogliono gli imprenditori, ci vogliono i produttori come noi, servono le parti sociali perché il digitale sta cambiando il modo di lavorare. E, quindi, serve assolutamente una cabina di regia che unisca tutte le competenze e tutte le istanze per costruire la strategia digitale per costruire una nuova eccellenza: il made in Italy del digitale”, conclude Leproux.

Una proposta subito accolta e rilanciata da Marco Gay, ad di Digital Magics e presidente di Anitec-Assinform. “In questo momento, potenzialmente, si potrebbe creare un piano industriale per il digitale, ascoltando il mercato, ascoltando le imprese per far sì che chi governa possa fare quello per cui è lì: favorire lo sviluppo e la crescita per creare benessere e ricchezza partendo dai territori e dai talenti, e utilizzando il digitale per cui siamo riconosciuti e riconoscibili in tutto il mondo, commenta con Adnkronos/Labitalia, da Digithon.

Per Gay, il tavolo “va fatto subito: il digitale non aspetta, l’innovazione nemmeno, e l’innovazione colta con etica, aiutata e favorita può essere un volano straordinario di sviluppo e non come qualcuno dice un problema o una distruzione dei posti”. “Può essere invece uno strumento al servizio di chi lo vuole mettere in pratica per crescere e creare sviluppo”, conclude.