Cereda (Ibm): “Bene ministero Innovazione”  

Cereda (Ibm): Bene ministero Innovazione

Enrico Cereda, presidente e ad Ibm Italia (FOTOGRAMMA)

Pubblicato il: 08/09/2019 07:54

“Il Governo ha davanti tre, quattro mesi difficili per la legge di bilancio, ma ci sono anche diverse opportunità e un Paese come l’Italia può giocare un ruolo chiave nello scacchiere europeo”. Enrico Cereda, presidente e ad di Ibm Italia, è a Cernobbio per il Forum Ambrosetti e, oltre a mostrare ottimismo per il nuovo Esecutivo, plaude alla nomina di un ministro dell’Innovazione, nella persona di Paola Pisano. “La sua nomina è già qualcosa di positivo, sicuramente nei prossimi mesi si creeranno tante aspettative e l’Italia – spiega all’Adnkronos – deve recuperare un gap significativo”.

Tra le opportunità che si vedono all’orizzonte, c’è la nomina di Paolo Gentiloni a commissario europeo. Con una delega che sarà “sicuramente importante”, può essere un’opportunità per l’Italia e per le sue stesse imprese. “Avremo una rappresentanza forte all’interno della Commissione”. Sull’innovazione, però, il lavoro da fare è ancora molto e servirebbe, secondo Cereda, un piano “per mettere a fattor comune” le intelligenze del pubblico e del privato. “Pochi mesi fa – spiega – è uscita la classifica del Desi, l’indice di digitalizzazione dei Paesi europei, noi abbiamo guadagnato una posizione ma siamo passati dal 25esimo, ovvero quartultimi, al 24esimo posto”.

Questa, ritiene, “è anche un’opportunità perché vuol dire che c’è tanto lavoro che si può fare. Investendo su tecnologie e competenze possiamo far fare al nostro Paese un salto quantico”. E la chiave è la “collaborazione pubblico-privato: è ora -dice- che si mettano a fattore comune le intelligenze della Pa con le intelligenze del privato, le università e la ricerca”. Cereda è anche vicepresidente di Assolombarda, ma non trova che il Nord non sia rappresentato nel Governo. “E’ vero solo parzialmente”, sottolinea.

“Il problema – ragiona – è che le regioni del Nord ora sono governate da partiti oggi all’opposizione, quindi è il combinato disposto di queste due cose che è pericoloso. Il Nord deve porre attenzione ai temi del Sud Italia, ma si deve fare lo stesso con i temi cari al Nord, la crescita delle imprese, della produttività, delle infrastrutture”. L’ipotesi di un intervento sul cuneo fiscale piace. “Come imprenditori e come Assolombarda è tanto tempo che lo auspichiamo: abbiamo visto che è all’interno del programma di Governo, ora c’è molta aspettativa”.