Calcio: European Leagues, ‘non più di 7 squadre per Nazione, solidarietà al 20%’  

European Leagues, 'non più di 7 squadre per Nazione, solidarietà al 20%'

Pubblicato il: 10/09/2019 16:41

La European Leagues ha predisposto un lungo documento, dopo approfondite consultazioni, in risposta al progetto della Super Champions dal 2024, proposto da Eca (che oggi ha confermato Andrea Agnelli presidente fino al 2023) e Uefa. Sono tre i punti principali su cui si articola la proposta: proteggere le Leghe nazionali, aumentare la partecipazione, avere una distribuzione finanziaria più equa. Nel documento integrale, visionato dall’Adnkronos, le Europeans Leagues spiega che “la Uefa deve trovare un accordo con le parti interessate su tutti i fattori interconnessi: Format e Accessi; Calendari; Distribuzione finanziaria e solidarietà; Sistema dei coefficienti dei club”.

Al punto 1 (Format e Accesso), viene spiegato che “l’accesso deve essere basato sulla qualificazione delle competizioni nazionali”. Inoltre la European League si dice favorevole “all’introduzione della terza coppa europea dal 2021”.

Fra le altre richieste ci sono: “massimo di 7 partecipanti per nazione, stessi posti in ogni competizione per le rappresentanti dei migliori 5 campionati, nessuna retrocessione, promozione solo per i vincitori di Europa League ed Europa League 2, mentre il detentore del titolo della Champions League rimarrà nella competizione la stagione successiva”.

Al punto 2 (Calendario), si spiega che “il numero totale di match al giorno deve rimanere massimo 25; nessuna partita nei fine settimana fatta eccezione per la finale di Champions League”. Il numero maggiore di partite dovuto a più squadre ma non ci dovranno essere “più partite per ogni singolo club o per raggiungere le fasi a gironi”; “un massimo di 17 incontri nell’arco della stagione”, “possibile riduzione dei turni preliminari”.

Al punto 3, (Distribuzione Finanziaria e Solidarietà), la European Leagues spiega che “al fine di sostenere lo sviluppo complessivo del calcio europeo e contribuire a migliorare l’equilibrio competitivo, a partire dal 2021 dovrebbe essere attuato un modello di distribuzione più equa con una solidarietà notevolmente maggiore”. La volontà è quella di “una proporzione 3,5:1 fra Champions League ed Europa League e di 2,5:1 fra Europa League ed Europa League 2”. Inoltre si sottolinea come sia “necessario trovare un accordo tra Uefa e parti interessate sull’intero modello di distribuzione finanziaria per il ciclo 2021-2024”.

E’ previsto inoltre un “aumento della solidarietà al 20%”, così distribuito: 3,5% per i preliminari, 10% alle squadre non qualificate, 6,5% per lo sviluppo del calcio professionistico, con i primi 5 campionati che rinunciano e ridistribuiscono la loro quota di pagamenti di solidarietà all’interno di un nuovo pilastro dello sviluppo del calcio professionale ai club di altri campionati”. Viene inoltre proposto di “eliminare il ranking storico, recentemente introdotto, delle ultime dieci stagioni per aumentare il market pool”.

Al punto 4 (Sistema di Coefficienti per Club Uefa), si spiega come sia “necessaria un’ulteriore analisi del sistema dei coefficienti per club al fine di garantire che eventuali modifiche proposte siano in linea con i principi di partenza”.

Il sistema dei coefficienti Uefa per club dovrebbe: “non includere punti bonus da titoli storici; essere strutturati in modo da distribuire i punti disponibili usando una metodologia coerente; tra le competizioni; all’interno di ogni competizione (ovvero UCL, UEL e UEL2 dovrebbero essere simili) e per tutta la fase di qualificazione; non essere utilizzato come meccanismo per distribuire premi in denaro dalle competizioni; basarsi principalmente sui punti guadagnati individualmente da un club”.

In conclusione l’European League “sono a favore delle innovazioni nel calcio, tra cui l’evoluzione delle UCC. Tuttavia, deve avvenire a condizione che eventuali cambiamenti contribuiscano alla crescita del calcio professionistico nel suo insieme e non solo per pochi! Pertanto esortiamo la Uefa a trovare un accordo con i campionati europei e le altre parti interessate su tutti i fattori interconnessi”.