Fondi Lega, Cassazione conferma non luogo a procedere per Bossi e figlio  

Fondi Lega, Cassazione conferma non luogo a procedere per Bossi e figlio

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Pubblicato il: 11/09/2019 20:36

La Cassazione ha confermato il non luogo a procedere per mancanza di querela nei confronti di Umberto Bossi e suo figlio Renzo nell’ambito del processo milanese sull’appropriazione indebita dei fondi della Lega. I giudici della seconda sezione penale hanno infatti dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato dalla procura generale di Milano.

Confermata invece la condanna a un anno e 8 mesi per l’ex tesoriere Francesco Belsito. I giudici della suprema corte hanno infatti dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato dalla procura generale di Milano. “Lo avevamo immaginato – commenta il legale di Belsito Alessandro Sammarco -, perché la Corte non aveva consentito alla difesa di usufruire dei tempi adatti previsti dalla legge per lo studio della documentazione del processo. Era questo il motivo della ricusazione di Belsito”.

La Corte d’appello di Milano il 23 gennaio scorso aveva condannato Belsito e assolti per improcedibilità per mancanza di querela Umberto e Renzo Bossi. Contro di loro, impugnando la sentenza d’appello, la Procura generale di Milano ha fatto poi ricorso ritenendo che andava estesa anche ai due Bossi la querela presentata dal leader del Carroccio Matteo Salvini solo nei confronti di Belsito.

L’ultimo atto oggi: la Cassazione respingendo il ricorso della Procura milanese ha fatto sì che non ci sia alcun nuovo processo per il Senatur e suo figlio e ha confermato la condanna (pena sospesa) per Belsito, che dovrà pagare anche le spese processuali.