Volontari fra i clochard in stazione, “multati perché senza biglietto”  

Volontari fra i clochard in stazione, multati perché senza biglietto

(Facebook /Fratelli della Stazione)

Pubblicato il: 12/09/2019 13:55

Portano una coperta calda ai clochard di Foggia, ma si ritrovano multati per essersi introdotti “arbitrariamente” in stazione senza prima aver pagato il biglietto. Questo quanto denunciano su Facebook alcuni ‘Fratelli della Stazione‘, associazione che da circa 20 anni si occupa di dedicare tempo e aiuti ai poveri e ai migranti: una serata “surreale”, per i volontari, che ieri sera si sono visti comminare una sanzione di 16,67 euro.

“Doveva essere una normale serata di servizio in stazione – si legge in un post attribuito a Valentina e che in allegato riporta la foto del verbale -. Oggi c’erano tanti volontari, ci si rivedeva dopo tanto tempo e pochi senza dimora. Siamo entrati in stazione come ogni sera, il solito giro per incontrare chi ci aspetta, siamo entrati come ogni sera per chiacchierare con chi, senza dimora, si ferma in stazione. Per portare le coperte visto che adesso la sera è più fresco e qualcuno ce le ha già chieste. E stasera siamo stati multati per essere in stazione senza titolo di viaggio”.

Abbiamo provato a spiegare – si legge ancora nel post dei ‘Fratelli della stazione’ – chi siamo e cosa facciamo lì da più di 20 anni, siamo stati multati perché per portare latte caldo e coperte a chi vive in stazione non abbiamo fatto il biglietto…ci siamo chiesti se quello che ci stava accadendo fosse reale, ci siamo guardati negli occhi, mi sembrava di essere all’improvviso in un documentario su rai 3, non ero preoccupata tanto per me, ma per il mio amico che ho ‘convinto’ io stasera a venire in stazione, lui neanche ci voleva venire a far servizio stasera, gli ho detto ‘salutiamo gli altri, ti racconto le novità'”.

“Ho fatto due chiamate, quelle importanti – continua il racconto -, di cui una all’amico avvocato…che cosa ci contestano? Che facciamo? Eravamo lì a far volontariato in stazione, si senza biglietto, ma portavamo solo umanità… la nostra, quella di chi ci ha raggiunti sul binario o per telefono. Eravamo li a chiacchierare con chi vive in strada. Per voi sono invisibili, noi li vediamo… E niente mi sembra di essere stata in una fiction… E mi astengo dai commenti sui modi e le parole…ancora non riesco a dormire…”, conclude il racconto di Valentina, con il post che si chiude con una promessa: “Ma non finisce qui”.