L’inno alla gioia di Alberta Ferretti  

L'inno alla gioia di Alberta Ferretti

(AFP)

Pubblicato il: 18/09/2019 19:09

di Federica Mochi

Parola d’ordine: daywear. “Non voglio dire streetwear, la mia è una donna che vive una vita intensa e che vuole avere carattere – dice Alberta Ferretti, raccontando la sua spring-summer 2020 -. Quando penso a qualcosa di giornaliero e sportivo, ecco cosa ho in mente: una donna che deve avere sempre un’identità, una forza”. E forza sia. Non pensa solo al lavoro ma vive la vita a 360 gradi la donna Ferretti, che corre ad ampie falcate nella giungla metropolitana. Per la stilista un nuovo capitolo dedicato alle donne strong. (VIDEO)

“C’è molta ricerca e identità nella collezione – spiega Ferretti – la donna non è banalizzata ma va veloce, non è mai triste. Mi piace vedere le ragazze libere, con questa gioia di vivere. Lavoro tantissimo ma quando creo per me è importante capire cosa succede fuori dallo studio”. Mood anni ’70 e atmosfere degne di Woodstock. Ma lei giura che i riferimenti sono accidentali. “Sono andata a ruota libera, cerco di guardare le donne come vivono oggi come si muovono – spiega la stilista – per me non ci sono più le muse del passato o periodi storici, contano le emozioni e trovo che in questo momento sia bello il colore che trasmette positività”. 56 le uscite, nel set curato dall’artista Fabrizio Plessi.

Apre Kaia Gerber, la super top figlia d’arte (la mamma è Cindy Crawford), chiude Sofia Steinberg. La collezione è un inno alla libertà: pantaloni in lavorazione patchwork, salopette da lavoro di denim tie-dye, le giacche lavorate a intarsio, le gonne pantalone. E ancora, il camoscio spalmato sui top degradé, i volumi esasperati, le cappe ricamate che si trasformano in crop top, abiti in seta lavata costruiti con patchwork di colori e lavorazioni crochet, camicie bianche o nere in mussola. Pezzi portabilissimi, esaltati dai colori delle terra, gli aranci, la terra, i solari.

E quando arriva il tramonto ecco gli abiti farsi leggeri, fluidi, tutti intarsi di camoscio e chiffon, il mitico chiffon, cifra stilistica della maison. La donna ora coi pantaloni ora con l’abito à jour. Ai peidi sandali flat con pietre dure e lacci appena borchiati per mordere l’asfalto. E se il daywear ha un’attitudine sportiva, la notte si colora di blu e lascia spazio alla magia del mare. Microperline e paillettes in libertà, stampe psichedeliche e animalier grafico, abbinato sempre ad elementi romantici, perché in fondo, spiega la stilista “questa è la mia storia”.