Thomas Cook, cosa c’è da sapere  

Thomas Cook, cosa c'è da sapere

(Foto Afp)

Pubblicato il: 23/09/2019 13:29

In ballo ci sono 22.000 posti di lavoro, di cui 9.000 solo nel Regno Unito. Il tour operator britannico Thomas Cook, attraverso una nota, ha annunciato a sorpresa la liquidazione, interrompendo con effetto immediato tutte le transazioni e mettendo così a rischio migliaia di vacanzieri.

L’annuncio della liquidazione è arrivato dopo l’incontro di ieri tra la società, i principali azionisti (tra cui il gruppo cinese Fosun) e i creditori, che hanno cercato fino all’ultimo i fondi necessari per evitarla. Secondo quanto comunicato, al tour operator servivano 250 milioni di dollari per garantire la continuità stagionale oltre a un’iniezione di poco meno di 1 miliardo e 119 milioni di dollari di capitale nuovo. “Negli ultimi giorni abbiamo lavorato molto per risolvere le questioni in sospeso che portassero a un accordo che garantisse il futuro di Thomas Cook per dipendenti, clienti e fornitori”, ha dichiarato Peter Fankhauser, amministratore delegato di Thomas Cook. “Sebbene un accordo fosse stato concordato, una richiesta aggiuntiva negli ultimi giorni di negoziati ci ha messo davanti a una sfida che alla fine si è rivelata insormontabile”, ha concluso Fankhauser.

Il Financial Times ha riferito sabato che Thomas Cook, tour operator più antico del mondo con 178 anni di storia alle spalle, aveva chiesto al governo un salvataggio dell’ultimo minuto. Il segretario agli Affari esteri Dominic Raab aveva lasciato intendere che il governo conservatore di Boris Johnson non avrebbe potuto intervenire per salvare l’azienda. “Non interveniamo sistematicamente… a meno che non ci sia un interesse nazionale strategico”, ha detto Raab alla Bbc.

La Thomas Cook è crollata perché non ha modernizzato il suo approccio al mercato del turismo sempre più digitale, ha affermato il presidente dell’Autorità per l’aviazione civile britannica Deirdre Hutton alla Bbc aggiungendo: “Continuano a lavorare con i depliant mentre il mondo è passato ai codici a barre”. Hutton ha quindi aggiunto che ci sono “una serie diversa di ragioni dietro la sua caduta”, incluso un mercato “incredibilmente competitivo”.

Si stima che 600.000 clienti, tra cui fino a 160.000 dalla Gran Bretagna, siano attualmente in vacanza con il gruppo Thomas Cook che comprende diverse compagnie aeree e un marchio alberghiero. La compagnia aerea tedesca Condor, che fa parte del gruppo, ha affermato che i voli di linea procederanno come al solito.

Sul sito della Thomas Cook si legge che i governo e l’autorità per l’aviazione civile stanno lavorando per fare tutto il possibile per sostenere i passeggeri che dovrebbero rientrare nel Regno Unito tra il 23 settembre 2019 e il 6 ottobre 2019. Se sei già all’estero, troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per tornare a casa sul sito https://thomascook.caa.co.uk/: “Stiamo fornendo nuovi voli per riportarti nel Regno Unito”. Se devi partire da un aeroporto del Regno Unito con Thomas Cook Airlines, si legge, “non recarti all’aeroporto” poiché “il tuo volo non sarà operativo e non potrai viaggiare”.

I voli di rimpatrio in ogni caso saranno operativi solo per le prossime due settimane (fino al 6 ottobre 2019), dopo questa data dovrai riorganizzare il tuo viaggio. E ancora: “Se sei attualmente all’estero e dovresti tornare nel Regno Unito dopo il 6 ottobre 2019, ti preghiamo di leggere la sezione delle informazioni aggiuntive. Se sei protetto da Atol (Air Travel Organizer’s License) riceverai un rimborso finanziario.