Umbria, riunione eletti M5S: restano malumori su ‘metodo’ Bianconi  

Umbria, riunione eletti M5S: restano malumori su 'metodo' Bianconi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 23/09/2019 17:54

Stasera alle 18, a Perugia, ci sarà una riunione di tutti gli eletti M5S umbri, compresi i parlamentari di stanza a Roma. Una riunione convocata all’ultimo minuto, oggi in tarda mattinata, per fare il punto ma anche per placare i malumori interni, che non si spengono dopo la scelta del candidato governatore ‘civico’, il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi.

Dai piani alti del Movimento sottolineano come la scelta di Bianconi segni una vittoria politica per Luigi Di Maio, artefice del patto civico col Pd, dello stop al candidato indicato dai dem, Andrea Fora, e dell’indicazione di Bianconi, che sarebbe stato individuato dallo stesso capo politico del Movimento. Ma sul territorio non si placano i venti di guerra, per una partita giocata tutta a livello nazionale -tra le principali accuse mosse- e per un’alleanza coi dem che i grillini locali faticano a mandar giù. Da New York Di Maio mette in chiaro che in Umbria si è arrivati al ‘Patto civico’ tra Pd e M5S “perché c’erano delle situazioni emergenziali, nel senso che c’era un’emergenza politica, c’era una giunta uscente che era stata coinvolta in un’inchiesta, era stato commissariato il Pd”.

Ma non tutti la pensano così nelle file del Movimento, soprattutto tra gli eletti umbri. “Io su Rousseau ho votato contro, il che la dice lunga -dice all’Adnkronos la deputata Tiziana Ciprini- la trattativa è stata gestita troppo centralmente, lasciando pochissimo spazio al territorio. La maggioranza in Rete si è espressa a favore, ma il voto è stato nazionale: vorrei sapere cosa ne pensano gli umbri e al riguardo ho pochissimi dubbi. E’ un’alleanza con un Pd ‘sbianchettato’, ma sempre di Pd si tratta. Aspetto che Walter Verini”, il commissario del Pd in Umbria, “mi faccia vedere la loro lista, porterò con me del Maalox… Girano nomi di impresentabili, sarebbe dura per noi mandarli giù. Ricordo che il Pd, in Umbria, lo abbiamo buttato giù noi”. Intanto si rincorrono le voci di una corsa solitaria di Andrea Fora, il candidato civico scelto dai dem prima che il suo nome venisse affossato dai 5 Stelle: per scongiurare questa eventualità si starebbe cercando una soluzione con lo stesso Fora.

Nell’assemblea che si terrà stasera a Perugia, dove dovrebbe mancare Andrea Liberati, l’uomo che per i 5 Stelle ha condotto la trattativa con il Pd, si farà il punto sugli aspetti operativi -la raccolta firma a pochi giorni dalla scadenza e la campagna elettorale da portare avanti a tambur battente- ma c’è attesa soprattutto di conoscere la posizione dei candidati. “Le regionarie M5S sono partite ben prima che uscisse la proposta di un patto civico – spiega una fonte locale – le abbiamo fatte seguendo le nostre regole e le nostre procedure. Le candidature sono arrivate quando il nome di un candidato governatore non c’era ancora -fino a ieri era Stefania Proietti il nostro nome- e ad oggi non si conosce il programma: stasera in assemblea c’è chi è pronto a chiederne conto”.

Sullo sfondo il nome di Bianconi, scelto da Di Maio e reso noto solo nella serata di ieri. Un’indicazione, quella del presidente dell’associazione degli albergatori umbri, che di per se non sembra creare particolari mal di pancia, nonostante sia subito partito il ‘fuoco amico’ interno al Movimento, con screenshot che ne testimoniano le simpatie verso alcuni esponenti del centrodestra, dall’ex ministro leghista Gian Marco Centinaio alla candidata di Fi alle europee Arianna Verucci.

“La macchina del fango come al solito si scatena – osserva Ciprini – ma la comunità di Norcia, con Bianconi, esprime un bravissimo, valido imprenditore. Erano validi tutti i nomi fatti sinora, dalla Di Maolo a Proietti, ma io non ne faccio una questione di nomi ma di metodo. E’ un’operazione che non convince e che sarà duro, durissimo, spiegare agli elettori. Di Maio ha posto delle condizioni, mettendo il veto ai soliti noti espressione della partitocrazia territoriale. Attendo il Pd al varco, e dai nomi che girano penso che mi recherò ad Assisi per avere un’illuminazione, magari il Divino può ispirarmi. Intanto faccio scorte di Maalox…”.