Difesa, Rizzo ‘su sindacati con Pd più convergenze che con Lega’ 

Difesa, Rizzo ‘su sindacati con Pd più convergenze che con Lega’

Gianluca Rizzo (Foto dal sito della Camera dei Deputati)

Pubblicato il: 26/09/2019 21:53

Dall”operazione ‘Strade Sicure‘ alla prossima legge di stabilità, dalla legge sui sindacati militari al tragico fenomeno dei suicidi tra le Forze Armate. Tanti i temi sui quali sta lavorando la Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, presieduta dal deputato M5s Gianluca Rizzo.

“Ora che la compagine del nuovo governo con l’insediamento dei sottosegretari alla difesa Angelo Tofalo e Giulio Calvisi è completa possiamo finalmente ripartire con una programmazione a pieno regime dei lavori in Commissione. Nei prossimi giorni si terrà l’audizione del ministro Lorenzo Guerini per l’illustrazione delle linee programmatiche – momento necessario a seguito del cambio dell’esecutivo- e a seguire procederemo con la calendarizzazione delle attività in essere prima della crisi di governo”, afferma Rizzo all’Adnkronos.

“Nei primi 14 mesi di attività, la Commissione ha lavorato con solerzia completando la trattazione e l’esame di oltre 100 tra atti del governo, risoluzioni, interrogazioni e proposte di legge svolgendo numerose audizioni e facendosi inoltre promotrice di tre indagini conoscitive – sottolinea il presidente della Commissione Difesa – Dei tre provvedimenti ancora in corso di esame ricordo il riconoscimento dei diritti associativi e sindacali del personale militare che dovrebbe portare al definitivo superamento dell’attuale Rappresentanza militare. Riprenderemo poi la Pdl sulla riforma della giustizia militare. Sono poi sopraggiunti in questi giorni ben otto atti del governo sull’acquisizione dei sistemi d’arma e su alcuni di essi abbiamo già cominciato la valutazione”.

SINDACATI MILITARI – Tra i temi, di cui si è discusso anche sotto il precedente esecutivo quello dei sindacati militari, alla luce della sentenza della Corte costituzionale che ha sancito l’incostituzionalità del divieto per i militari di costituire sindacati. “Dalla scorsa legislatura e ancora prima del pronunciamento della Corte Costituzionale il M5S era a favore dei diritti dei cittadini in uniforme di avere un proprio sindacato (ovviamente con i limiti che si richiedono ad un Corpo che per conto dello Stato esercita l’uso legittimo delle armi) – osserva Rizzo – Ci sono alcuni nodi da sciogliere – per esempio se la condotta antisindacale deve essere vagliata dal giudice del lavoro o dalla giustizia amministrativa – ma penso che con il nuovo alleato di governo si possano trovare convergenze su questo tema superiori a quelle che avevamo con la Lega”. “Ovviamente io auspico una larga convergenza tra le forze politiche, purché il riconoscimento del diritto sindacale dei militari sia effettivo e non aleatorio”, continua Rizzo.

‘STRADE SICURE’ –Solo pochi giorni fa il governo ha approvato un decreto legge che stanzia delle risorse per l’aumento degli straordinari per i militari di ‘Strade Sicure’. “E’ un fatto positivo che, in attesa di trovare quei 32 milioni di euro necessari al pagamento degli straordinari fino al 30 giugno di quest’anno siano stati stanziati ulteriori 4,5 milioni di euro per retribuire il lavoro straordinario dei nostri militari svolto da luglio a dicembre. Sottolineo che si tratta di un primo stanziamento, ma il segnale di attenzione è chiaro”, afferma Rizzo.

Proprio l’operazione ‘Strade Sicure’, nata ormai 11 anni fa, è oggetto di un’indagine conoscitiva della Commissione: “Ci sono pro e contro – sottolinea Rizzo – Tra i pro vedo un riconoscimento del lavoro che i nostri militari svolgono da parte della cittadinanza, segno di un clima di fiducia tra cittadini e Forze Armate. Dall’altro so benissimo che questa operazione è nata come provvisoria ed eccezionale e che la sicurezza nel nostro Paese deve essere garantita dai corpi di polizia. Con grande probabilità, al termine della propria indagine, la commissione darà alcune linee guida al governo“.

SUICIDI TRA LE FORZE ARMATE – Altro argomento che preoccupa il personale delle Forze Armate è il drammatico fenomeno dei suicidi tra i militari. “È in discussione in Commissione una risoluzione volta ad assicurare supporto psicologico al personale militare – precisa Rizzo – La vita militare è stressata da diversi fattori propri di questo lavoro e non bisogna mai dimenticare che sotto una divisa c’è sempre un uomo o una donna in carne ossa, con i suoi sentimenti e i suoi problemi di natura personale e familiare”. “L’approccio a queste problematiche da parte delle Forze Armate dovrà tener conto di quanto uscirà dalla discussione parlamentare, necessaria ad aiutare a ridurre i casi di suicidio e di depressione post traumatica da stress (Dpts) – continua – Per noi questa è una priorità”.

LEGGE DI STABILITA’ – In vista della legge di stabilità il presidente della Commissione Difesa della Camera si aspetta delle risposte anche per il Comparto. “Il tema delle spese militari è molto delicato e sovente impopolare. Ci sono sistemi d’arma fondamentali per la modernizzazione del nostro sistema di difesa e credo sia utile investire in questo settore – prosegue Rizzo – Penso che bisogna qualificare la spesa per la difesa rispetto alle nuove minacce. Da tempo sostengo che non possiamo relegare il concetto di difesa solo alla sfera militare ormai le minacce alla sicurezza dei cittadini riguardano anche altri campi ed è necessario per questo una risposta di cooperazione più funzionale”.

Per il deputato pentastellato “bisogna passare dal concetto di spesa militare tradizionale a quello di spesa per la difesa includendo la cyber security ed, aggiungo io, anche quelle per una protezione civile adeguata e moderna. Ovviamente mi aspetto risorse adeguate per il personale e per la sicurezza nelle caserme e nei posti di lavoro dove operano i nostri militari”.

“Mi auguro che ci sia anche un fondo per iniziare a risarcire i militari che sono morti o si sono ammalati per cause di servizio (vedi i risultati della Commissione d’inchiesta sugli effetti dell’uranio impoverito) – continua Rizzo – Serve adoperarsi per affrontare il tema delle indennità, razionalizzandone ed attualizzandole, anche al fine di recuperare risorse necessarie al funzionamento dello strumento militare”.