Eutanasia: Politica Insieme, Consulta non pretenda riscrittura leggi  

Eutanasia: Politica Insieme, Consulta non pretenda riscrittura leggi

Pubblicato il: 26/09/2019 18:29

“Quanti sono interessati, che siano cattolici o meno, ad occuparsi dell’esistenza degli altri esseri umani e delle loro relazioni debbono impegnarsi politicamente“. Lo afferma Politica Insieme, gruppo impegnato nella riaggregazione dei cattolici democratici in un partito. Poi rimarca: l’esigenza di una maggiore responsabilità politica “ovviamente non può essere ridotta alla questione della formazione di un nuovo partito, di cui è evidente ogni giorno di più la necessità”.

L’iniziativa cui hanno dato corso numerose organizzazioni cattoliche impegnatesi su questo problema in maniera ragionevole, inclusiva e collaborativa deve andare avanti – dichiara Politica insieme – La Corte ribadisce la necessità di un intervento del legislatore. A questo dobbiamo lavorare nella consapevolezza che le forze politiche e culturali animate da un’altra visione della vita e dell’essere umano sono già al lavoro”.

“La Consulta – prosegue l’Associazione cattolica – non si è limitata a giudicare l’incostituzionalità dell’articolo 580 sul fine vita, ma ha posto il termine perentorio del 24 settembre al Parlamento facendo già intravedere come altrimenti sarebbe intervenuta”.

“Dove vivono questi alti magistrati, sulla Luna? – domanda provocatoriamente Politica Insieme – Non vedono le condizioni oggettive di difficoltà emerse con i risultati del 4 marzo del 2018?Non hanno letto i giornali su tutte le vicende del Governo giallo – verde e la paralisi di fatto delle due Camere a seguito di tutto ciò che è accaduto dopo? Non risulta“, riscontra il Gruppo cattolico.

Poi sollecita: “Attendiamo smentita che tali perentori termini siano mai stati fissati in precedenza al principale potere della Repubblica che, non a caso, definiamo di tipo parlamentare”.

“Questo significa – conclude – che la Corte non dovrebbe mai intervenire di fronte ad una inattività da parte dei legislatori? No di certo. Può farlo semplicemente, però, cassando una legge senza pretendere poi di dettarne la riscrittura e, di fatto, sostituirsi a qualcun altro”.