Papa assolto: “Finisce un calvario, ma ho perso lavoro e famiglia”  

Papa assolto: Finisce un calvario, ma ho perso lavoro e famiglia

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Pubblicato il: 26/09/2019 09:32

“Grande gioia, una grande soddisfazione e anche la conferma che esiste un sistema giudiziario in grado di accertare la verità. Sono estremamente grato ai miei avvocati, Carlo di Casola e Giuseppe D’Alise, che mi sono stati accanto in questi lunghissimi anni. Cominciati nel 2010 con questa indagine denominata P4 e poi proseguiti con la vicenda cautelare, i processi, la condanna in primo grado e finalmente oggi quest’assoluzione”. Lo afferma all’Adnkronos, Alfonso Papa, ex parlamentare Pdl, assolto oggi dalla Corte di’Appello di Napoli dalle accuse realtive alla vicenda giudiziaria salita alle cronache con il nome di ”Loggia P4”.

Ho perso una famiglia, ho perso un lavoro ma in questa fase guardo avanti. È stata un’esperienza che mi ha fatto capire tante cose che adesso entrano nel mio bagaglio esistenziale e che credo mi rendano pronto a vivere una fase nuova della mia vita, guardando anche con occhi diversi magari determinate realtà e determinate situazioni”, sottolinea ancora Papa, che continua: “Io per mio carattere e per mia natura credo si debba sempre guardare avanti ed è quello che farò”.

“Rispetto alla P4 – spiega – è stata la Cassazione già nel settembre del 2011, quando io ero ancora in custodia cautelare in carcere, a dire in sede cautelare che questa era un’ipotesi che mancava di riferimenti e di riscontri. Successivamente tutti gli altri addentellati, fatti di concussione che sono stati riqualificati, ipotesi che sono cadute, sono state riviste in una certa misura, dovrei dire che una parte della magistratura, la magistratura giudicante che si è interessata del mio caso, sin dall’inizio ha messo in evidenza tutta una serie di elementi che mettevano in grande crisi quella che era l’idea iniziale del pm”.

“La riflessione – sottolinea – è che si arriva ad accertare i fatti dopo 10 anni, si passa per realtà come la custodia cautelare in carcere che probabilmente a volte, forse, sono abusate – continua Papa – e soprattutto si è passati per un passaggio parlamentare, in quanto io è vero sono stato messo in carcere dal Parlamento italiano e sono stato tirato fuori dal carcere prima dalla Cassazione e poi dal Tribunale di Napoli, successivamente, oggi, con questa pronuncia della Corte di Appello vi è stato l’accertamento della verità”.

“E’ una riflessione strana che mi spinge a vedere un rapporto sempre più malato tra la politica e la magistratura, una politica che da questo punto di vista, probabilmente a cominciare dall’esperienza che ha avuto il sottoscritto, dovrebbe fare una riflessione in termini di ripresa valoriale”, conclude Papa.