Morto Silvio Novembre, fu braccio destro di Ambrosoli  

Morto Silvio Novembre, fu braccio destro di Ambrosoli

(Fotogramma)

Pubblicato il: 28/09/2019 14:49

E’ morto questa notte a Milano Silvio Novembre, il maresciallo della Guardia di Finanza primo collaboratore di Giorgio Ambrosoli ai tempi del Banco Ambrosiano. Aveva 85 anni.

“La prima considerazione è che perdiamo un amico, vicinissimo a papà ma anche a tutti noi in questi quarant’anni – il ricordo di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio – La seconda è che perdiamo un esempio altissimo di cittadino, che ha saputo esercitare la propria responsabilità di privato e di uomo delle istituzioni con profondo amore per l’Italia. E che, nonostante per comprensibili ragioni abbia voluto lasciare la Guardia di Finanza, non ha mai abdicato all’impegno per il Paese“. “Sarebbe riduttivo – continua Umberto Ambrosoli, contattato dall’Adnkronos – guardare alla sua persona solo attraverso il filtro delle vicende della Banca Privata Italiana. Il suo impegno è andato ben oltre: quando lasciò la Guardia di Finanza mise la sua esperienza e competenza a disposizione dei commissari liquidatori del Banco Ambrosiano, avendo in quella occasione la possibilità anche di insegnare il suo metodo di lavoro ai tanti giovani collaboratori dei commissari”. Così come sarebbe sbagliato, dice ancora il figlio di Giorgio Ambrosoli, dimenticare “l’impegno da lui profuso nei decenni successivi per la cultura del rispetto delle regole e della ricerca della verità, prima fondando la Società civile e poi recandosi assiduamente nelle scuole a incontrare gli studenti”. Il rapporto tra la famiglia Ambrosoli e Novembre era dunque rimasto saldo e vivo, nonostante negli ultimi anni l’ex maresciallo delle fiamme gialle fosse provato dalla vecchiaia e dalle condizioni fisiche. “Silvio – ricorda ancora Ambrosoli – era persona dai modi molto umili, sfuggiva a qualunque occasione di protagonismo, negli eventi pubblici stava sempre in seconda fila. Era una persona generosa”.

Il 7 dicembre 2014 Silvio Novembre fu insignito dell’Ambrogino d’oro da parte dell’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Maresciallo della Guardia di Finanza, ha indagato per conto della Procura della Repubblica di Milano sul fallimento della Banca Privata Italiana – si legge nelle motivazioni – Con abnegazione ed altissima competenza tecnica, ha collaborato con il commissario liquidatore, avv. Giorgio Ambrosoli, standogli vicino ben oltre gli stretti obblighi di servizio. Ha contribuito poi, con i commissari liquidatori del Banco Ambrosiano, alla tutela degli interessi collettivi. Fondatore del circolo Società Civile, ha diffuso in città e nelle scuole il valore della legalità, dell’integrità e della lotta alla corruzione. Milano onora in Silvio Novembre un esempio di servizio generoso e instancabile alle istituzioni”.

“Onestà, professionalità, affidabilità e fedeltà alle Istituzioni. Silvio Novembre rappresenta un esempio, forse l’esempio, per tutti i finanzieri. Alla famiglia vanno le nostre più sincere condoglianze” il cordoglio del Sialf, il sindacato italiano dei lavoratori finanzieri.