Massoneria: ‘Mitra e Compasso’, libro del Gran Maestro Goi sui rapporti con la Chiesa  

'Mitra e Compasso', nel libro Gran Maestro Goi i rapporti con la Chiesa

Pubblicato il: 29/09/2019 16:23

“Il rapporto tra la Massoneria e la Chiesa cattolica ha appassionato molti storici e riveste una grande attualità, per le ricorrenti discussioni sul tema della laicità dello Stato”. Partendo da questo presupposto e dalla considerazione che “le frequenti esternazioni delle gerarchie ecclesiastiche su argomenti che riguardano la vita civile italiana suscitano anche oggi reazioni forti da parte di politici e studiosi di area laica”, Stefano Bisi, Gran Maestro del Goi, il Grande Oriente d’Italia, ha scritto il volume ‘Mitra e Compasso: riflessioni sui rapporti tra Massoneria e Chiesa’ per il gruppo editoriale Bonanno e Tipheret.

“Non è un libro di Storia perché non sono uno storico e non è un articolo di giornale perché sarebbe troppo lungo – spiega lo stesso Bisi nell’introduzione alla sua opera – Queste pagine sono appunti di un viaggio attraverso secoli, scritti da un cronista. Alcune fasi di questa lunga storia le ho vissute: nel 1982 cominciai a vivere dall’interno il mondo massonico, quel pianeta fatto di persone, di storie, di gioie e di dolori, guardato con sospetto e talvolta con timore dalle gerarchie ecclesiastiche”.

Spiega il Gran Maestro del Goi: “Abbiamo scritto appunti sulle relazioni tra il Vaticano e la Massoneria partendo dalla bolla di scomunica di Papa Clemente XII nel 1738 fino ad arrivare all’attualità, con le prese di posizione della Congregazione per la dottrina della Fede presieduta dall’allora cardinale Joseph Ratzinger poi Benedetto XVI e infine le dichiarazioni e gli atteggiamenti di Papa Francesco”.

Il libro prende in considerazione diversi temi, come l’insegnamento della religione a scuola, le logge massoniche accomunate ai clan della criminalità organizzata mafiosa, la partecipazione e il voto al referendum sulla procreazione assistita, gli attacchi e le aperture di alcuni vescovi e cardinali; tutti analizzati da “un osservatorio molto particolare”, quello appunto di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.