“Giulia De Lellis analfabeta”, la stoccata del prof Saraceni  

Giulia De Lellis analfabeta, la stoccata del prof Saraceni

(Fotogramma /Ipa)

Pubblicato il: 02/10/2019 09:39

Giulia De Lellis in vetta alle classifiche dei libri più venduti, e il prof Guido Saraceni non la prende bene. L’occasione per un post al vetriolo del docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica all’Università degli Studi di Teramo arriva con un’intervista alla ghostwriter dichiarata dell’ex tronista di ‘Uomini e Donne’, la scrittrice e blogger Stella Pulpo, che ha parlato del suo lavoro sul bestseller ‘Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza’ come di un “atto femminista”.

Troppo, evidentemente, per il prof, che su Facebook ha sbottato contro l’influencer e la sua ghostwriter: “La persona che ha scritto il libro ‘di’ Giulia De Lellis – ha scritto ieri Saraceni – oggi dichiara che il suo è stato un atto femminista. E io che pensavo l’avesse fatto per i soldi! Invece da oggi le donne nel mondo possono dirsi più sicure e fiere dei propri diritti. Perché lei, assieme a tanti lettori impegnati a combattere contro le discriminazioni di genere, ha messo un’analfabeta in cima alla lista dei libri più venduti nel nostro Paese. Voto: 4/30. Se stavi zitta – la conclusione al veleno – facevi una più bella figura“.

Tra gli applausi dei fan del professore, ecco però spuntare alcune riflessioni critiche. Perché, spiega ad esempio Stefania, “c’è stato chi ha scritto, c’è stato un editore, ma in cima alla lista dei libri più venduti ce l’hanno messa comunque gli acquirenti del libro, non so se anche lettori”. E ancora Rossella, che dopo aver fatto i dovuti distinguo, sottolinea come in ogni caso “la persona in questione aveva tutto il diritto di scrivere un libro, come noi abbiamo il diritto di comprarlo o non comprarlo“. Poi l’avvertimento per mano di Cetti, una fra le fan più attive della pagina del docente: “Prof – scrive – ma davvero dai pubblicamente dell’analfabeta alla De Lellis? Vedi che con tutti i soldi che ha fatto ci mette niente a querelarti per diffamazione”.