Mafia, madre e figlia uccise. Cassazione conferma ergastolo 

Mafia, madre e figlia uccise. Cassazione conferma ergastolo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/10/2019 18:51

di Assunta Cassiano

Dopo l’omicidio della madre la piccola Angelica venne uccisa sbattuta contro un muro è definitiva la condanna all’ergastolo per Biagio Toma per il duplice omicidio di Paola Rizzello di 27 anni e della figlia Angelica Pirtoli di soli due anni, uccise nelle campagne del Salento nel marzo del 1991. Uno degli omicidi più efferati messi in atto da esponenti della Sacra Corona Unita. Oggi i giudici della I sezione della Corte di Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa, confermando l’ergastolo per Toma.

I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Lecce a giugno del 2018 avevano confermato la condanna all’ergastolo già inflitta in primo grado.

Dell’omicidio della donna, pentendosi, si era autoaccusato nel 1999 Luigi De Matteis che aveva poi coinvolto Toma per l’efferato delitto della bambina uccisa dopo la madre, ritenuta una testimone scomoda e dunque un intralcio alle attività del clan. “Nnu la facia chiui cu tegnu questo segreto qua…”, aveva detto ai giudici. La piccola rimasta ferita nell’omicidio della madre venne in un primo momento lasciata agonizzante sul cadavere della donna, poi, dopo qualche ora, venne uccisa brutalmente, afferrata per un piedino e sbattuta ripetutamente contro un muretto.

Il cadavere della donna venne trovata in una cisterna di Parabita nel febbraio 1997 mentre quello della bambina, solo dopo il pentimento, nel maggio 1999 sepolto nelle campagne di Matino. Per il duplice delitto è stato già condannato Luigi De Matteis, che a giugno scorso ha beneficiato nel processo bis a Taranto di uno sconto di pena passando da 16 anni e 8 mesi a 14 anni e 8 mesi, e all’ergastolo il capo clan Luigi Giannelli, come mandante, la moglie Anna De Matteis e un loro stretto collaboratore, Donato Mercuri.