Raid turchi in Siria 

Siria, Ankara pronta ad attraversare il confine

(Afp)

Pubblicato il: 09/10/2019 13:05

L’esercito turco, insieme all’Esercito siriano libero, a breve attraverserà il confine turco-siriano“. Lo ha annunciato in un tweet pubblicato nella notte, il portavoce della presidenza turca Fahrettin Altun, aggiungendo che “i militanti delle Ypg (le Unità di protezione del popolo, ndr) possono defezionare o impediremo loro di interrompere i nostri sforzi anti-Isis”.

Un annuncio al quale ha risposto Damasco, avvertendo di essere determinati a fronteggiare l’ “aggressione turca” con “tutti i mezzi legittimi”. La Siria “condanna nei termini più forti” le intenzioni di Ankara di lanciare un’offensiva contro le milizie curde, definendola “una flagrante violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha dichiarato una fonte del ministero degli Esteri, precisando che se la Turchia dovesse insistere con l’operazione sarà considerata alla stregua di un “gruppo terroristico” e perderà il suo status di Paese garante nel processo di Astana.

L’avvicinarsi dell’annunciata offensiva turca contro le milizie curde è stata confermata dal ministro della Difesa, Hulusi Akar, secondo il quale le forze armate turche stanno proseguendo i loro “preparativi”. “Il nostro lavoro riguardo l’offensiva sta continuando. Lo schieramento (delle truppe, ndr), i preparativi stanno continuando”, ha detto Akar ai giornalisti prima di una cerimonia all’accademia dell’Aeronautica a Istanbul, a cui ha preso parte anche il capo di Stato Maggiore turco, Yasar Guler.

Ma i raid sarebbero già iniziati. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni, l’artiglieria turca avrebbe bombardato postazioni curde nei pressi di Ras al-Ayn, a est dell’Eufrate.. L’ong parla aanche dell'”arrivo di altre fazioni leali alla Turchia al confine con la Siria” in vista dell’annunciata offensiva delle forze di Ankara. Secondo quanto si legge sul sito dell’Osservatorio, non si hanno notizie di vittime e “la calma prevale nell’intera area a est dell’Eufrate”.

Nel frattempo, i curdi siriani hanno lanciato un appello alla “mobilitazione generale”. Nel mezzo dei timori di una nuova imminente offensiva turca nel nordest della Siria, la richiesta alla popolazione locale è di “convergere verso il confine con la Turchia” per “dare prova di resistenza in questo momento storico tanto delicato”. “Annunciamo tre giorni di mobilitazione generale nel nord e nell’est della Siria”, afferma un comunicato dell’amministrazione curda di cui dà notizia la tv satellitare al-Jazeera. Ai curdi all’estero si chiede di organizzare proteste contro la possibile nuova offensiva turca.