Il bello che fa bene: a Milano ‘Love Design’ per Airc  

Il bello che fa bene: a Milano 'Love Design' per Airc

Cristina e Benedetta Parodi, madrine di Love Design 2019

Pubblicato il: 10/10/2019 16:16

Il bello che fa bene. Torna a Milano ‘Love Design’, evento biennale frutto dell’alleanza tra Fondazione Airc per la ricerca sul cancro e Adi, Associazione per il disegno industriale. La mostra-mercato – giunta alla nona edizione – è in programma dall’11 al 13 ottobre alla Fabbrica del Vapore messa a disposizione dal Comune, con ingresso libero dalle 10 alle 21. I fondi raccolti serviranno a finanziare tre borse di studio triennali da 75 mila euro l’una, rivolte ad altrettanti giovani scienziati impegnati nella lotta contro i tumori femminili. Sono 67 i top brand del settore che hanno aderito a Love Design 2019, offrendo oltre 3 mila oggetti a prezzi speciali. Madrine della kermesse, presentata oggi nel capoluogo lombardo, le sorelle Benedetta e Cristina Parodi.

Dal 2003 a oggi – ricordano i promotori – Love Design ha distribuito quasi 20 mila oggetti di design messi a disposizione da 520 aziende, per un totale di oltre 2 milioni di euro destinati alla migliore ricerca scientifica. Un’iniziativa che non a caso è in calendario a ottobre, mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno, nell’ambito della campagna Nastro Rosa promossa da Airc per sensibilizzare le donne sull’importanza della diagnosi precoce e per raccogliere fondi a sostegno di una nuova generazione di talenti.

Solo in Italia ricevono una diagnosi di tumore della mammella 53 mila donne all’anno, dato che si traduce in circa 145 diagnosi al giorno. “Il tumore al seno riguarda tutti, direttamente o indirettamente – sottolineano gli esperti – perché colpisce una donna su nove nell’arco della vita e con lei le persone che le stanno vicine. Ricevere una diagnosi fa sempre meno paura, perché la sopravvivenza dopo 5 anni è aumentata fino all’87%. Ma non possiamo fermarci qui: il nostro obiettivo è migliorarla ancora e per questo è necessario continuare a sostenere insieme il lavoro dei ricercatori”.

Esmeralda Gnutti Rettagliata, consigliere del Comitato Lombardia di Airc, ringrazia “Adi, il Comune di Milano e tutte le aziende partecipanti per aver accettato di essere al nostro fianco anche in questa edizione di Love Design. Questa iniziativa si è rivelata un successo fin dalla prima edizione” e “anche per questa i fondi raccolti saranno destinati al finanziamento di tre borse di studio triennali. I giovani talenti saranno selezionati attraverso il severo processo di valutazione di Airc, che garantisce meritocrazia, rigore e trasparenza. Airc ha tra i suoi obiettivi primari proprio quello di favorire la crescita di una nuova generazione di scienziati: dobbiamo assicurare il ricambio generazionale della comunità scientifica e promuovere l’affermazione di nuovi leader che sappiano guardare ancora più lontano per arrivare a costruire un futuro libero dal cancro”.

Fra chi cerca di segnare questo gol ci sono anche ‘cervelli di ritorno’ come Tiziana Bonaldi, ricercatrice Airc presso l’Istituto europeo di oncologia di Milano. “Sono tornata in Italia, dopo 6 anni all’estero – racconta – anche grazie all’aiuto di Airc che mi ha permesso, con un finanziamento importante destinato ai giovani, di avviare un mio laboratorio. Fin dall’inizio della mia carriera mi occupo di proteomica che è lo studio sistematico di tutte le proteine che compongono un sistema, come una cellula o un tessuto. Nel campo della ricerca sul cancro, le tecnologie proteomiche hanno reso possibile identificare e seguire le cellule tumorali in biopsie basandosi non solo sulla loro firma genomica, ma anche sulla loro mappa proteica. Grazie ad Airc ho potuto portare avanti i miei studi e mi auguro che possano essere sempre di più i ricercatori sostenuti dalla Fondazione, anche grazie a iniziative come Love Design”.

Il design non è glamour, è sostanza della vita quotidiana – precisa Luciano Galimberti, presidente Adi – Per Adi la collaborazione con Airc è anche un modo per mettere in pratica un principio che considera da sempre essenziale: il lavoro del progettista è prima di tutto una questione di responsabilità civile, di proposte per migliorare la società. In questo caso il design, che è fatto di progettisti e di produttori, lo riafferma in due modi: con le idee attraverso il concorso ‘Il design aiuta a guarire’, e concretamente attraverso gli oggetti messi a disposizione del pubblico dalle aziende”.

“Ancora una volta Fabbrica del Vapore si apre a ospitare Love Design, certamente un evento di grande qualità che porta con sé un messaggio importante, capace di coniugare due elementi fondamentali della nostra città: il design e la solidarietà – afferma Anna Scavuzzo, vice sindaco di Milano – Un appuntamento accompagnato da una supervisione scientifica di alto profilo, che permette a tutti, a partire dai più giovani cui la Fabbrica del Vapore primariamente si rivolge, di ricevere informazioni fondamentali per la salute. Un invito alla prevenzione chiaro e diretto per tutti e per tutte”.