Intesa Coldiretti-Philip Morris per filiera tabacco italiano  

Intesa Coldiretti-Philip Morris per filiera tabacco italiano

Pubblicato il: 12/10/2019 12:32

Philip Morris Italia ha annunciato la sottoscrizione dell’intesa con Coldiretti per l’acquisto dei migliori tabacchi in foglia coltivati in Italia. L’accordo siglato oggi rimarrà valido fino al raccolto 2020 e potrà essere prorogato fino all’anno commerciale 2023-2024. L’intesa con Coldiretti fa seguito al verbale di intesa siglato lo scorso marzo tra Philip Morris Italia e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, che ha previsto investimenti fino a 500 milioni di Euro complessivi in 5 anni da parte di PMI sulla filiera tabacchicola italiana.

Con il supporto operativo di Coldiretti, Philip Morris Italia “si impegna così a mantenere il ruolo di leadership per la filiera del tabacco italiano grazie al più significativo investimento nel settore da parte di una singola azienda privata, il cui obiettivo è garantire sostenibilità di lungo periodo per la filiera”.

“Questo accordo segna un momento importante non soltanto per la nostra azienda, ma anche per le centinaia di piccole e medie imprese italiane rappresentate da Coldiretti” – ha commentato Marco Hannappel, Amministratore Delegato di Philip Morris Italia, aggiungendo “crediamo che nel processo di trasformazione del nostro settore verso prodotti del tabacco senza fumo, la sinergia con i migliori coltivatori italiani sia un asset fondamentale: oggi più che mai la qualità e le buone pratiche agricole di cui siamo promotori insieme a Coldiretti possono fare la differenza per mantenere alta la competitività della filiera italiana”.

Questa, gli ha fatto eco il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini è “un’intesa importante per garantire stabilità e futuro al lavoro degli agricoltori impegnati in una coltivazione profondamente radicata in molti territori, dalla Campania al Veneto, dall’Umbria alla Toscana, che in questi anni hanno saputo costruire un percorso di razionalizzazione e riorganizzazione nella qualità dei processi produttivi e l’accorciamento della filiera”. Questo – ha aggiunto – è “un ulteriore passo verso una coltivazione sempre più sostenibile che, supportata dall’innovazione, garantirà lo sviluppo di un settore importante per l’economia e l’occupazione in Italia che è il primo produttore di tabacco dell’Unione Europea con oltre 1/4 della produzione complessiva, sviluppata su 16.000 ettari”.

Coldiretti e Philip Morris Italia si impegnano a partecipare a un programma di investimenti che ha come obiettivi la riduzione dei costi di produzione, la creazione di valore aggiunto per il reddito dei coltivatori, il mantenimento degli elevati livelli di occupazione del comparto.

L’intesa tra le parti prevede interventi finalizzati all’innovazione e alla sostenibilità della filiera agricola Italiana, attraverso azioni quali il risparmio energetico e la razionalizzazione dell’uso delle acque nelle fasi di coltivazione e di cura del tabacco; l’utilizzo di energie alternative/rinnovabili nell’alimentazione dei forni di cura del tabacco per ridurre l’emissione di anidride carbonica; le attività di miglioramento genetico, agronomico e cura teso a migliorare la qualità, stabilizzare le rese, introdurre processi innovativi di produzione per garantire la sostenibilità della coltivazione; lo sviluppo di sistemi di tracciabilità della produzione per garantire la sostenibilità del prodotto; un percorso di trasformazione verso attività agronomiche alternative e complementari, considerando la necessità di adeguare l’offerta al mercato finale.

A partire dai primi anni 2000 Philip Morris International, in partnership con Coldiretti, ha sostenuto il settore nello sviluppo di un modello innovativo di gestione agricola che ha consentito la creazione di una filiera corta il cui centro è rappresentato dai coltivatori. Il modello italiano rappresenta oggi un modello di assoluto prestigio nel panorama internazionale, che contribuisce a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e una migliore competitività a circa 1000 imprese tabacchicole Italiane attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana.

L’accordo di collaborazione prevede l’impegno di Coldiretti a vigilare sul rispetto delle buone pratiche agricole da parte di tutti i coltivatori coinvolti dagli acquisti di Philip Morris International. Le Buone Pratiche Agricole (Good Agricoltural Practices o GAP), consentono una valutazione dei processi di coltivazione dei fornitori e l’identificazione di eventuali opportunità di miglioramento. Si tratta di pratiche economicamente attuabili, sicure e orientate ad un raccolto di qualità che al contempo sostengono, tutelano e migliorano l’ambiente e rispettano i lavoratori. Il programma è stato sviluppato con il contributo di coltivatori, aziende del settore, agenzie governative e università. L’adozione delle linee guida GAP da parte dei coltivatori rappresenta un presupposto essenziale e imprescindibile per la collaborazione con Philip Morris International.

L’intesa siglata con Coldiretti conferma l’impegno di lungo corso di PMI nei confronti dell’Italia: un impegno che ha generato investimenti agricoli per circa 2 miliardi di Euro complessivi, a cui si aggiunge la recente realizzazione, proprio in Italia, della prima fabbrica al mondo per prodotti del tabacco senza-fumo, grazie a un investimento industriale da oltre 1 miliardo di euro e 1200 nuovi posti di lavoro. L’obiettivo dell’azienda, che si posiziona come unico player del settore a investire in ogni fase della filiera produttiva italiana – dal seme agricolo alla rivendita passando per impianti industriali all’avanguardia – è quello di sostituire il consumo di sigarette con prodotti alternativi senza combustione: una trasformazione globale che vede nell’Italia uno dei suoi principali centri propulsivi.

“Philip Morris si avvale di una filiera tutta italiana – ha ricordato Hannappel – in cui lavorano 50 mila persone tra produttori e trasformatori e 1.000 coltivatori che vengono resi un sistema dalla Coldiretti”. “Filiera Italia significa avere accordi strategici come quello con Coldiretti di lungo periodo e significa avere volumi e costi certi e permettere di avere un prodotto di qualità importante e controllata”.

Questo “ci consente di sviluppare la grande trasformazione che la nostra azienda sta vivendo, da produttore di un prodotto molto tradizionale, le sigarette, a un prodotto molto innovativo, sempre contenente tabacco ma che si riscalda e non brucia e di conseguenza ha uno sviluppo per noi molto importante per il futuro”. “La qualità si paga, e significa creare valore e attrarre investimenti – ha proseguito Hannappel – noi su filiera Italia investiamo dal 2019 al 2023 per cinque anni 500 milioni di euro sul prodotto ma anche per la valorizzazione della filiera dal seme al trattamento dell’acqua, al taglio”.

“Abbiamo fatto un percorso importantissimo perché il secondo pezzo della qualità di questa filiera – ha detto – secondo noi deve diventare sempre di più la sostenibilità e la differenziazione della produzione tabacchicola italiana dal punto di vista di pratiche agricole, l’attenzione al caporalato e alle agromafie”. “E’ una filiera della quale siamo orgogliosi – ha concluso Hannapel – ma ha tantissimo sviluppo ancora davanti. Quello che conta è che la creazione di valore avvenga con un rapporto di sistema, siamo riusciti a farlo grazie a Coldiretti”.