Rifiuti: no alla discarica, anche gli elettrodomestici si rigenerano  

Lavatrici, frigo & Co., rigenerati costano la metà

Pubblicato il: 14/10/2019 12:53

Vietato buttare via i vecchi elettrodomestici. Anche lavatrici, forni, lavastoviglie e frigoriferi, al pari dei cellulari, possono essere rigenerati con benefici ambientali, occupazionali ed economici: acquistare un elettrodomestico rigenerato costa la metà, grazie a un progetto che unisce recupero dei rifiuti, reinserimento lavorativo e formazione dei ragazzi.

In due anni, il progetto Ri-generation avviato nel 2017 da Astelav, società di Vinovo di ricambi per elettrodomestici, ha dato nuova vita a più di 3.000 elettrodomestici evitando quasi 200 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti Raee), con una crescita del 30% ogni mese.

Gli elettrodomestici rigenerati sono stati messi in vendita a un prezzo mediamente inferiore del 50% rispetto al nuovo e si è creato un circuito dove anche le persone socialmente svantaggiate hanno una seconda possibilità.

I vecchi elettrodomestici utilizzati provengono dal circuito dell’uno contro uno, ovvero la possibilità data al consumatore di consegnare l’elettrodomestico vecchio al rivenditore nel momento dell’acquisto di uno nuovo, oppure da donazioni nella zona di Torino e provincia, e vengono riparati utilizzando ricambi originali. Vengono poi collaudati e sanificati da tecnici specializzati e, verificato il perfetto funzionamento, messi in vendita con una garanzia di 12 mesi.

Partito con due persone impiegate, il progetto oggi ne conta 11. In collaborazione con il Sermig (Servizio Missionario Giovani), Ri-generation forma giovani provenienti da contesti sociali difficili. Il risultato è un laboratorio che alimenta una rete vendita composta dal sito e-commerce e due negozi, dà nuove opportunità di lavoro e crea una rete formativa dedicata ai minori non accompagnati.

Un circuito alimentato anche dai corsi di formazione che, dall’anno scorso insieme con i Salesiani di Torino, Astelav propone ai ragazzi: 100 ore rivolte a ragazzi minori non accompagnati, anche migranti, a scopo formativo ed educativo per acquisire maggiori conoscenze e strumenti concreti che possano facilitare un reinserimento sociale al termine degli studi. Alle 30 ore di teoria, si aggiungono le 70 di pratica. Al termine c’è la possibilità di fare un tirocinio di tre mesi nel nostro laboratorio.