Maxi multa a Federazione italiana sport equestri 

Maxi multa a Federazione italiana sport equestri

Immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 16/10/2019 10:09

Sanzione di 450mila euro a Federazione Italiana Sport Equestri. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato che, nella riunione del 8 ottobre 2019, ha concluso il procedimento nei confronti della Fise accertando il mancato rispetto degli impegni resi obbligatori con provvedimento del giugno 2011 e un abuso di posizione dominante nei confronti di organizzazioni sportive concorrenti, in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

In particolare, l’Agcm riferisce che Fise ha posto in essere una strategia abusiva volta a limitare l’ambito dell’organizzazione delle competizioni amatoriali equestri, con particolare riferimento alle specialità Attacchi e Salto a Ostacoli. Nello specifico, l’Autorità riferisce di avere accertato che la strategia anticoncorrenziale si è realizzata mediante l’adozione di nuovi regolamenti maggiormente restrittivi, l’invio di lettere di diffida – a circoli, Eps, associazioni e, in generale, operatori del settore- volte ad impedire lo svolgimento di manifestazioni amatoriali di cui la Federazione asserisce la natura agonistica – e la mancata stipula di convenzioni con gli Eps e le altre società ed associazioni sportive, con cui regolare lo svolgimento dell’attività amatoriale o agonistica.

In tal modo Fise, prosegue l’Antitrust, ha ristretto in maniera sostanziale la possibilità di svolgere l’attività amatoriale, limitando fortemente l’ambito di operatività degli altri concorrenti ed ampliando la propria sfera di attività. Il mancato rispetto degli impegni, finalizzati ad assicurare lo svolgimento di attività amatoriale in ambito equestre, e l’abuso accertato nei confronti delle organizzazioni concorrenti di Fise sono stati ritenuti violazioni gravi della concorrenza; pertanto, l’Autorità ha irrogato alla Federazione una sanzione pari a circa 450.000 euro.