120 ore per i curdi 

120 ore per i curdi

(Afp)

Pubblicato il: 18/10/2019 07:02

Una pausa di 120 ore per “facilitare” il ritiro dei miliziani curdi siriani dalla “zona sicura” lunga 32 chilometri, poi l’offensiva dovrebbe terminare con un “cessate il fuoco permanente”. Dopo oltre una settimana dall’avvio della contestata operazione militare nel nord della Siria. gli Stati Uniti hanno concordato con la Turchia una tregua. Un “cessate il fuoco” frutto di un accordo raggiunto dal vicepresidente americano Mike Pence dopo lunghi colloqui al palazzo presidenziale con la leadership turca. Pence ha avuto un incontro a porte chiuse con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, andato avanti per un’ora e quaranta minuti, poi sono iniziati i colloqui estesi alle delegazioni.

120 ore di tregua, dunque, che arrivano a sorpresa, dato che finora Erdogan aveva sempre rifiutato l’ipotesi, insistendo sul fatto che Ankara non si sarebbe fatta spaventare dalla minaccia di sanzioni. Ieri Pence ha spiegato i termini dell’intesa: gli Stati Uniti non imporranno nuove sanzioni alla Turchia e una volta raggiunto di un cessate il fuoco permanente verranno cancellate le sanzioni già imposte da Washington ad Ankara.

“Il nostro impegno con la Turchia è che collabori con i membri dell’Ypg per facilitare un ritiro ordinato nelle prossime 120 ore”. Il ritiro, ha aggiunto parlando ad Ankara, è “letteralmente già iniziato”. Le forze curde si ritireranno da una “linea di demarcazione” a 32 chilometri dal confine.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu ha precisato che l’operazione ‘Fonte di Pace’ nel nord della Siria “è sospesa”, “Non è un cessate il fuoco – ha detto Cavusoglu – La Turchia potrà fermare l’operazione solo quando tutti gli elementi terroristici avranno lasciato la zona” lungo il confine tra Siria e Turchia. Il governo di Ankara considera infatti “terroristi” i miliziani curdi delle Ypg. “Abbiamo concordato che ritireremo le armi pesanti delle Ypg, distruggeremo i loro avamposti” ha assicurato Cavusoglu.

Esulta intanto il presidente americano Donald Trump: “Questo accordo non avrebbe mai potuto essere fatto 3 giorni fa. E’ servito un po’ di amore ‘difficile’ per ottenerlo. Una grande cosa per tutti. Sono fiero di tutti!”