Confindustria fredda su manovra: “Stop fibrillazioni, serve linea comune Governo”  

Confindustria fredda su manovra: Stop fibrillazioni, serve linea comune Governo

Vincenzo Boccia (Fotogramma)

Pubblicato il: 19/10/2019 16:12

(dall’inviata Alessandra Testorio) – Una manovra che non mette sul piatto “grandi risorse” e che su alcuni dossier ha dimostrato “cecità”, a cominciare dalle tassa sulla plastica e passare alla sugar tax sulle bevande per non parlare delle manette che potrebbero scattare in caso di evasione fiscale. E’ piuttosto freddo il giudizio che Confindustria riserva alla manovra economica per il prossimo triennio. E’ il leader di viale dell’Astronomia, Vincenzo Boccia, nel suo ultimo anno di mandato, a tratteggiare le criticità che la prossima legge di bilancio non è riuscita a sciogliere nonostante le attese per un governo del cambiamento.

Attese che per ora non sembrano essere state raccolte mentre quota 100 ed evasione fiscale sembrano alimentare le fibrillazioni interne alla maggioranza. “Cambiamento per noi significa incremento dell’occupazione e crescita del Paese. Solo quando ci sarà questo si potrà parlare di cambiamento reale, altrimenti sarà solo un cambiamento formale”, dice.

E incalza: “le fibrillazioni interne al governo non aiutano in generale, noi abbiamo criticato nel maggio scorso il presentismo, la tattica e la continua sensazione in questo Paese di essere sempre in campagna elettorale. Preferiremmo perciò che questo governo invece che dibattere a mezzo stampa dibattesse al suo interno e definisse una linea comune di direzione del paese. Questo aiuterebbe la serenità del mondo dell’economia”.

Non aiutano in questo senso, dunque, alcuni degli interventi disegnati dall’esecutivo . “La tassa sulla plastica, invece di penalizzare i comportamenti penalizza i prodotti e avrà effetti rilevanti in termini di occupazione. Speriamo che si recuperi il buon senso”, dice. Lo stesso vale per la sugar tax che ” incide sulla grande industria alimentare italiana e mostra una cecità che invece di penalizzare i comportamenti, penalizzano i prodotti: questo apre un precedente che prescinde dagli effetti sull’economia reale”, accusa ancora.

Indice puntato anche sulla lotta all’evasione: “noi siamo contro l’evasione che è una concorrenza sleale ma occorre certezza nel diritto: le manette arrivano dopo le sentenze e non prima, non dobbiamo creare ulteriore ansia gratuita nel paese”, dice ancora Boccia. E poi le infrastrutture, quel tesoretto da 70 mld di euro già stanziato ma mai speso ancora in attesa di una via libera.

“E’ evidente che in questa manovra non ci sono grandi risorse ma si può puntare su quelle già stanziate per realizzare nuovi cantieri che dobbiamo sbloccare”, aggiunge ribadendo la necessità che il governo metta mano ad una manovra anticiclica l’unica che possa sottrarre il paese a nuovi choc considerando anche la recessione in corso in Germania.

Un richiamo al governo Boccia lo rivolge anche sulla politica industriale. Perché di questo si tratta sia nella vicenda che coinvolge l’Ex Ilva e la richiesta del M5S di cancellare le nuove norme sull’immunità penale che in quella della cessione del sito Whirlpool di Napoli alla Prs. “Al governo chiediamo un grande atto di responsabilità perché poi dobbiamo chiederci il perché scappano gli imprenditori. “Occorre determinare una certezza del diritto, aiutare chi investe nel paese al’interno delle regole del gioco e della correttezza. Se si continua a fare cose che prescindono dagli effetti dell’economia reale e si spaventano gli investitori non penso faremo alcun cambiamento anzi arretreremo in termini economici e sociali”, dice.

“Mi fido del governo e spero prevalga buon senso”, aggiunge. Stessa linea sulla vicenda Whirlpool alla quale il governo ha chiesto un passo indietro sulla cessione di uno stabilimento, quello di Napoli, ritenuto dalla multinazionale antieconomico e ceduto alla Prs, società con sede a Lussemburgo. “In questo paese non servono né preconcetti né pregiudizi. Se pare ci sia, come c’è, un investitore con una sua idea, forse è opportuno che il governo lo incontri per capire se ci sono elementi di merito”, dice ancora. “Se c’è – aggiunge – una società con fondamentali a posto che vuole acquisire una parte di stabilimento per salvaguardare l’occupazione mi sembra doveroso da parte di tutti di approfondire. Poi se ci sono le condizioni da parte di tutti, si vada avanti,altrimenti no”.

E al termine, del suo lungo intervento, Boccia si commuove. Lo fa mentre parla dei giovani imprenditori e ringrazia Alessio Rossi, leader degli under 40 anche lui al termine del mandato, e della loro vicinanza alla presidenza. E per esprimere meglio le sue ‘emozioni’ prende a prestito una frase del grande Andrea Camilleri: “le passioni si esprimono in madre lingua i concetti in italiano…io vorrei poter parlare in dialetto ma mi devo servire dell’italiano”, dice commosso. E al termine del suo intervento torna a incitare gli under 40 citando Mao Tse-tung: “il cammino sarà tortuoso, il futuro sarà radioso”.