19enne morta in discoteca, indagine per omicidio colposo 

19enne morta in discoteca, indagine per omicidio colposo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 21/10/2019 10:06

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte della 19enne studentessa livornese Erika Lucchesi, avvenuta in seguito a un malore per overdose, probabilmente provocato da un mix di droga e alcol, nella notte tra sabato e domenica, all’interno della discoteca Mind Club di Sovigliana di Vinci (Firenze), ancora conosciuta con il nome di Jaiss, locale di culto della musica techno tra gli anni ’80 e ’90. Le ipotesi di reato iscritte nel fascicolo sono quelle di morte come conseguenza di altro delitto, omicidio colposo e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la discoteca è stata posto sotto sequestro dai carabinieri su disposizione della procura già ieri mattina.

Al momento non risultano persone indagate, ma i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Firenze stanno dando la caccia allo spacciatore che avrebbe venduto alla giovane delle pasticche di ecstasy. Il pm di turno, Fabrizio Di Vizio, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo nella discoteca, ha disposto l’autopsia sulla salma della ragazza, trasportata all’istituto di medicina legale dell’ospedale fiorentino di Careggi.

Gli inquirenti hanno ascoltato a lungo gli amici di Erika, che erano partiti in gruppo in treno da Livorno con lei alla volta dell’ex Jaiss per il ‘re-opening season 2019-20’, evento particolarmente atteso dagli amanti della musica techno. Secondo quanto sarebbe emerso da alcune testimonianze, il gruppo di sette amici arrivati da Livorno, del quale faceva parte anche Erika, avrebbe acquistato la sera stessa delle pasticche di ecstasy. La studentessa avrebbe assunto tre pasticche e poi sarebbe crollata a terra per un malore e a nulla sono valsi i soccorsi per rianimarla.

Gli investigatori dell’Arma, da quanto si apprende, hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza interna del locale e hanno prelevato i residui di polvere bianca e di altre sostanze stupefacenti trovati sui divanetti della discoteca in cui era seduta la diciannovenne quando si è sentita male.